UN AMICO CHE RICORDO CON AFFETTO, STRAPPATO ALLA FAMIGLIA E AGLI AMICI 24 ANNI FA…
Beppe Alfano fu ucciso l’8 gennaio 1993, sotto casa sua, a Barcellona.
Lo conoscevo dagli anni dell’Università, e abbiamo cominciato a frequentarci più assiduamente quando lo ritrovai a Milazzo, negli studi di Radio Mediterraneo di Pietro La Malfa, dove tutti e due trasmettevamo. Prestò la sua voce ad una mia trasmissione, realizzando la sigla d’apertura: una novità per l’epoca!
A Milazzo gestì anche un pub, in via Nino Ryolo, l’OK bar. E fu contento di candidarsi alle comunali di quell’anno nella lista del MSI DN, per la sua idea politica. Era il 1985.
Non fu eletto, raggranellò soltanto 54 voti, ma per lui furono un successo, poiché si muoveva al di fuori del partito, da uomo libero da schemi e da condizionamenti, che non accettava, e perchè sapeva che erano stati espressi da amici fidati, irriducibili idealisti che seguivano Giorgio Almirante.
Già in quegli anni aveva la passione del giornalismo, che rivolge soprattutto verso uomini d’affari, mafiosi latitanti, politici e amministratori locali e massoneria. Sicuramente un personaggio scomodo, che venne messo a tacere nel più tradizionale dei modi: la morte!
TERMINAL lo ricorda oggi, a ventiquattro anni da quel tragico giorno in cui una mano omicida pose fine alla sua vita.
E con TERMINAL lo ricordano tutti coloro che credono nella giustizia, ben sapendo che il sacrificio di questi uomini non è stato vano…
Ciao, Beppe…