UN LETTORE PROPONE DUE IDEE PER L’UTILIZZO A BREVE TERMINE DEI MOLINI LO PRESTI. ANCHE PERCHE’, DETTO FRA NOI, SENZA ALCUN CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO NON SI FARANNO MAI AVANTI GLI ACQUIRENTI CHE VORRANNO TRARRE INDUBBI BENEFICI ECONOMICI…
Secondo un periodico locale l’amministrazione del SINDACO FORMICA tenterà per 90 giorni di riequilibrare i bilanci del Comune ed eventualmente non vi riuscisse si andrà in dissesto. Nei giorni passati ho letto che il Sindaco non vorrebbe privare Milazzo dei Molini, ma tra gli interventi preannunciati si parla della dismissione di beni e quindi possibile che debba parlare pure dei Molini. Indipendentemente dal fatto di finire in dissesto, trattenere i Molini senza aver un progetto chiaro li porterà nello stesso stato di degrado in cui versa altri immobili di proprietà comunale! Negli ultimi mesi la situazione economica del Comune è stata dipinta con tinte sempre più fosche. Quindi il rischio per i Molini è di non essere venduti oggi a 10, ma lasciarli deteriorare finendo poi per svenderli domani a 5! Non servono rinvii, servono idee. Conservarli comporta dei costi, venderli significa precluderci ogni opportunità futura, quindi una soluzione intermedia potrebbe essere concederli ma a condizioni vantaggiose per la città. Ecco due proposte.
1 – Tentare un partenariato con qualche università (non necessariamente Messina). Quale ateneo sarebbe interessata ad un immobile enorme, concesso per 20-30-40-50 anni e a costo zero? Le condizioni principali sarebbero la ristrutturazione dell’immobile e l’insediamento delle strutture didattiche. Possibilmente strutture che siano attinenti con Milazzo. Giusto un esempio il vecchio CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULL’AMBIENTE dell’Università di Messina. Milazzo otterrebbe così un flusso di studenti e possibilmente di nuovi residenti, grazie ai quali si potrebbe contribuire a destagionalizzare la nostra economia.
2 – Valutare l’ipotesi di concedere i Molini come INCUBATORE DI IMPRESA. La DIREZIONE GENERALE XVI DELLA COMMISSIONE EUROPEA promuove attraverso soggetti come SVILUPPO ITALIA SICILIA una rete di centri per l’innovazione ed il business. Attualmente Sviluppo Italia Sicilia non ha più una sede nel messinese, Milazzo potrebbe candidarsi a sostituirla e concedere un immobile enorme e ben infrastrutturato (siamo a 500 dall’uscita dell’asse viario e siamo nel porto).
Immagino mille e mille ragioni perché queste due idee non arrivino a concretizzarsi e non ne immagino nessuna per non fare almeno un tentativo.
Direi che a Milazzo le idee non mancano. Sono tutte e due molto accattivanti, ma ritengo la prima molto più interessante. Sia perché comporterebbe un afflusso di ragazzi e di potenziali sviluppi ulteriori, per ringiovanire la città, per renderla più viva e per dare una ventata di aria fresca. Faccio i miei complimenti perché spesso si leggono di idee che però non hanno sviluppo futuro, potenziale. Non siamo così messi male nelle idee e nei ragionamenti, speriamo ci sia una risposta dalle istituzioni (non ci conto molto, ma mai desistere). Buon punto di partenza