UN COMMENTO DEL NOSTRO PAOLO, CHE MERITA PER L’ENNESIMA VOLTA LA “PROMOZIONE” IN PRIMA PAGINA.
Potremmo rivolgere una proposta all’assessore responsabile; lo invitiamo a fare un giro della città e del territorio per fargli vedere in quanti posti, anche quelli meno visibili, si trovano i resti del passaggio di imbecilli e violatori delle leggi vigenti. Lo facciamo salire in auto, lo facciamo accomodare e poi, fornendogli carta e penna, lo accompagniamo per evidenziare lo stato nel quale si trova il territorio a lui assegnato. La cosa sicuramente andrebbe per le lunghe, ci offriamo perciò di effettuare il tutto in un paio di escursioni. Armati di carta penna e smartphone (per le fotografie che provino visivamente lo scempio), andremmo alla caccia delle capacità dei milazzesi di essere per una volta di più, egoisti e menefreghisti. Probabilmente qualcuno si offenderà, ma credo che le persone intelligenti sappiano a chi si rivolge l’accusa; quanto ai colpevoli, se son capaci di lasciare delle bombe chimiche gettandole nel territorio fottendosene dei concittadini, il minimo che si possano aspettare, è qualche contumelia. Di lastre di amianto ne ho viste diverse sulla panoramica (frutto di qualche lavoro fatto in casa e immediatamente risolto), come ne avevo viste alcune lungo ponente. Milazzo è una striscia di terra ma è talmente ricca di imbecilli che dovremmo inserirne il numero sul cartello di ingresso in città. Benvenuti a Milazzo terra di sole di mare e di parecchi imbecilli, che per sistemarsi casa pensano di rischiare la salute di chi non conoscono. Probabilmente entreremmo nel guinness dei primati. La prima città al mondo che prende coscienza di sè e denuncia una sua peculiarità, e difetto. Ora non so se esistano leggi o regolamenti che obbligano il privato a disfarsi dell’amianto che gli viene gettato sul terreno, ma credo che una amministrazione ed il sindaco (responsabile della salute pubblica cittadina), abbia il dovere di recuperare l’amianto e risolvere il problema. Il tutto con ditta specializzata. Certo questo ha un costo, ma credo che per il bene pubblico il comune non possa esimersi dal farlo, al di là dei debiti e delle magagne di bilancio. Certo questa cosa, forse, non sarebbe successa se i controlli esistessero e se la vigilanza del territorio fosse per lo meno decente. Ma visti i cantieri aperti sulla stessa strada senza che nessuno verificasse, direi che siamo alla solita, ordinaria disamministrazione.