In questi ultimi giorni ho letto certi commenti e certi articoli tanto superficiali e spocchiosi che mi hanno fatta rabbrividire. Letteralmente.
Ma non è Trump il problema; il vero problema è un altro.
La vera domanda che la sinistra dovrebbe farsi non è perché Trump ha vinto, ma perché hanno perso!
«I progressisti americani hanno creduto che bastasse circondarsi di star, sorrisi e glamour,» scrive Maura Giancitano, «che fosse sufficiente sentirsi più cool, più intelligenti, più giusti dell’avversario. (…) Senza comprendere che il paese reale è fatto di persone pervase da una stanchezza profonda, sia economica che culturale.»
Ecco, è proprio questo il nocciolo del problema. E non è un problema solo dell’America, ma anche nostro.
Nessuno oggi parla più dei DIRITTI SOCIALI.
I problemi del nostro paese si chiamano povertà, precariato, disoccupazione giovanile, sfruttamento dei lavoratori! Conosco giovani pieni di talento e di passione che lavorano come camerieri per ottocento euro al mese in un paese dove la meritocrazia è un sogno e le pari opportunità un’illusione!
Si chiamano sanità allo sfascio, classi pollaio, inflazione.
Il vero problema del mondo occidentale è che il sistema capitalistico ha dato molto a pochi e tolto tanti a troppi! Sono questi i problemi che la politica dovrebbe risolvere!
E invece l’unica cosa che interessa alla stampa di regime è stato commentare la capigliatura di Trump, il modo in cui si tinge i capelli, e di dare degli analfabeti agli americani che lo hanno votato!
Ma la gente ormai è stanca di queste chiacchiere da salotto. Le persone sono sempre più povere, sempre più sfruttate, sempre più prive di strumenti per vivere dignitosamente. O la sinistra torna ad essere la loro voce oppure non servirà più a nulla. Ma siccome non lo è, è destinata a perdere. All’infinito!
Commenti