Da oggi anche Taormina non è più la stessa… eppure Robertino si aggira ancora con il suo sguardo indagatore, Mino, Turuzzu, Antonio e gli altri, taorminesi veri che col maglioncino sulle spalle e freschi di barba si avviavano al tavolo consueto al tramontare del sole… No, loro stavano dall’altra parte ed osservavano pettegoli l’andirivieni di maschi siculi al braccio di bellissime fate bionde. E devo dire che Messina la faceva da padrone … certo grazie a Lillo che sistemava la serata anche ai messinesi più cogliomberi.
Il Mocambo era il punto di partenza ed il punto del ritorno verso Messina addormentata alle luci dell’alba.
Oggi due imprenditori con il fiuto dei soldi hanno ristrutturato il locale ma invece dei tavoli e dell’angolino pianoforte ci hanno messo luci e fiori da boutique, in perfetto manuale ‘800 quando Orson Welles, Hemingway e tanti artisti dell’avanguardia internazionale iscrivevano Taormina ed il suo Mocambo nei posti indicati dalle loro guide.
No, finiscono le notti di Taormina, della Giara, di Paolone e si perde nella piazza quella schiera di amici, innamorati della notte, partiti già da tempo per il viaggio infinito.
A noi che restiamo, lo sconforto della memoria.
Eugenio Preta
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