SI E’ SPENTO IERI ALBERTO ALIOTO, UNO DEI PIU’ CONOSCIUTI E STIMATI BIDELLI CHE MILAZZO RICORDI.
Classe 1922, il prossimo mese avrebbe festeggiato 95 anni. Nella nostra città era uno di quegli anziani che faceva piacere incontrare, e anche se mostrava qualche difficoltà a riconoscere i vecchi amici, aveva sempre ben fissi i ricordi dei lunghi anni passati a scuola. Il suo ruolo svolto con impegno e dedizione gli hanno attribuito quella “notorietà” presso centinaia di studenti, oggi padri di famiglia o stimati professionisti, che non cancelleranno mai i ricordi della adolescenza, specie se legati agli anni passati sui banchi di scuola. Di questi amici, che per noi sono stati più che semplici impiegati del Ministero della Pubblica Istruzione, ma soprattutto fratelli maggiori, o genitori al posto dei nostri, pronti sempre a scherzare quando se ne presentava l’occasione o a richiamarci ai nostri doveri di studenti, al posto degli insegnanti che esercitavano un ruolo diverso e più penalizzante, ci rimangono ricordi indelebili. Chi come me ha passato gli anni più belli della giovinezza sui banchi del liceo non può non ricordare con affetto e commozione persone che sono state per noi amici dei quali andare fieri: Catalfamo, Caglio, Pantaleo, la signora Peppina, le figlie. E come dimenticare i protagonisti degli anni dell’infanzia, in quei sotterranei della scuola elementare? Donn’Anna, la signora Maria, don Felice, prima di fare conoscenza, passando alla scuola Media, con don Gaetano, Fumia, il signor La Galia, il signor Formica e sua moglie… Tanti, tantissimi avvicendatisi e conosciuti nel corso degli anni di noi tutti, qualunque sia stata la nostra età… E poi Cingolani, Paolo Composto, il mitico Nastasi, Aragona… impossibile fare un conto di tutti quelli che si sono avvicendati nelle scuole di Milazzo, di qualsiasi ordine e grado, nelle scuole della provincia… nelle scuole che ognuno di noi, di voi, ha frequentato!
Alberto Alioto era uno di quelli: è andato via quasi alla fine dell’anno scolastico, senza attendere quell’ultimo suono della campana, senza assistere all’uscita precipitosa degli alunni, senza ammonire o richiamare alla disciplina, come si faceva una volta… Non c’era una sua foto nel necrologio letto sui muri della nostra città… Ma, da vecchi alunni del Classico, non potevamo lasciarlo andare senza un saluto, un sorriso, una lacrima di commozione… Tanti lo riconosceranno in questa pagina, anche se la foto tradisce la sua età… Ricorderanno qualche aneddoto divertente, qualche episodio curioso, e porteranno nel cuore questo piccolo grande uomo che ha riempito le giornate di centinaia di alunni, aiutandoli a scaricare momenti di tensione in un sorriso e incoraggiandoli a dare sempre il meglio. Addio, signor Alioto, le vorremo sempre bene. Ai suoi cari il nostro affettuoso abbraccio e la smisurata stima che abbiamo portato nei confronti di un vecchio caro amico…
Un abbraccio all’amico Stefano, ed a tutta la famiglia. Sentite condoglianze
u zu libertu u funnaru travaghiava nto funnu i donna Gasparina in via scopari