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ADDIO ALLA MAMMA DI RENZO CARAGLIANO

SARINA LAVINIO SI E’ SPENTA OGGI, RAGGIUNGENDO IL SUO CARO FRANCO… I FUNERALI SARANNO CELEBRATI DOMANI, GIOVEDI’ 21 DICEMBRE, NEL DUOMO DI MILAZZO, ALLE ORE 15.

Non ha reagito alle cure, la signora Sarina Lavinio, vedova di Franco Caragliano, mamma di Renzo; non ha reagito nemmeno alle amorose ed affettuose sollecitazioni quotidiane del figlio, che aveva capito la sua rassegnazione e la ferrea volontà di andare a raggiungere papà. Una lenta agonia, della quale siamo stati testimoni impotenti, poichè lei, costretta da tempo su una sedia a rotelle, impossibilitata a vedere il mondo che la circondava, i figli, gli amici, si era stancata della vita. E’ con amarezza che scriviamo queste frasi per ricordare una donna energica, così come lo era stato il padre, Biagio Lavinio. Ma la sua energia è venuta meno con le condizioni di salute che pian piano la stavano condannando a dipendere dagli altri. Non sappiamo cosa sia scattato nella sua mente, lucidissima fino all’ultimo: possiamo solo immaginare che nell’oscurità delle sue giornate l’unica luce per lei sia venuta dal marito, partito anni prima, al quale in cuor suo avrà rivolto accorati e silenziosi appelli a portarla lontano, con sè. In un mondo diverso, radioso, per rivivere la serenità degli anni spensierati della giovinezza, dei loro incontri, della ore passate a fare compagnia al marito, il falegname di via San Giovanni, all’angolo opposto della Farmacia Castelli; a respirare anche lei l’odore forte del legno e portando con sè anche quel ragazzo, che cresceva e aveva imparato dal padre un’arte difficile ed appassionante! E poi, a gioire per la laurea di Renzo, dottore in economia e commercio, che non ha voluto che i sacrifici del padre venissero vanificati; ed ha iniziato anche lui, con passione e sacrifici, quel lavoro che aveva appreso guardando e imitando il suo maestro.

Mamma è andata via, Renzo… E’ normale che ti manchi, ma non dovrai fartene una colpa se non sei riuscito a vincere in quella lotta impari contro lei e la sua decisione, fino all’ultimo… Leggo sulla tua bacheca una frase dettata dal cuore “Non mollare, Sarina… Mamma ti prego, non mollare, ti sono accanto…” e in quelle parole si comprende la tua angoscia, la paura di restare tu da solo, e non lei, che è volata via dal suo Franco.

Il tempo ti aiuterà a rassegnarti, a credere, poichè conosco la tua fervente fede, che la tua Sarina assieme a papà sia sempre vicino a te… a quel ragazzino cresciuto in via San Giovanni, al quarto piano di un palazzo, proprio di fronte a casa mia. E in via San Giovanni, una manciata di metri  prima, in quella falegnameria, per stare accanto a papà; orgoglioso e incuriosito del suo lavoro, al punto da ereditarlo; a svolgerlo, a essere fiero degli insegnamenti ricevuti.

Dio ti ha già premiato, carissimo amico: mamma si è alzata da quella sedia che la teneva inchiodata; i suoi occhi si sono aperti e sorride serena, felice, non più rassegnata.

E’ lassù, con papà. Ma tu la sentirai accanto a te, per sempre. Come in quella foto che custodisci con cura… 

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