“A Milazzo, a piazza Nastasi, dove ora sorge un palazzo a sette elevazioni che occupa parte della via Ten. La Rosa, c’era la fabbrica del ghiaccio: così la chiamavamo noi. Era fondamentale a quel tempo una fabbrica che producesse ghiaccio: non esistevano i frigoriferi, che il ghiaccio lo producevano da soli, né tanto meno le celle o i banchi per la conservazione degli alimenti a temperature basse. Non tutte le case potevano permettersi di avere un “sistema” di raffreddamento; vero che in quegli anni esisteva la ghiacciaia, la cosiddetta “ghiaccera” in dialetto siciliano, ma i ricordi dell’anguria sotto il filo di acqua corrente o in riva al mare sono ancora vivi! La ghiacciaia era alimentata a… ghiaccio! Se questo non si comprava, poiché bisognava avere un veicolo, anche una normale bicicletta per il trasporto, c’era sempre qualcuno che dalla vicina fabbrica veniva a portarlo a domicilio. Avvolto in un sacco di tela, c’era Angelino che lo vendeva a stecche, per cui chi poteva permettersi di avere una ghiacciaia lo riponeva in uno scomparto, separato da un altro destinato a contenere i prodotti alimentari che al tempo ogni famiglia comprava”.
Questo ho scritto in un libro, ricordando tempi lontani in cui tutti eravamo felici. E ricordavo anche quel giovanotto, alto e moro, sorridente e con una parola buona per tutti: ANGELINO. Era soprannominato POLIFEMO per il suo fisico gigantesco e ciclopico: un soprannome che lui aveva accettato di buon grado perché in esso si riconosceva. Il suo cognome era OTERA, ed abitava nella via E. Cosenz, a due passi dal vecchio stabilimento e andando verso la spiaggia di ponente, subito dopo il vecchio liceo e le palazzine.
ANGELINO se n’è andato: anche lui, purtroppo, lasciandoci con i nostri ricordi. Anni lontani, anni in cui quel giovane che passava a rinfrescare le giornate calde era rimasto scolpito nella nostra memoria, la memoria di chi lo ha visto e lo continua a rivedere sempre sorridente. Anche adesso che era rimasto solo, ma padre e nonno felice, con la sua passione per gli uccellini che da tempo non coltivava più, ma è servita a farlo conoscere.
Aveva un cuore grande, immenso ANGELINO … Era buono, e tale rimarrà per chi lo ha conosciuto. Ciao, ANGELINO.
IN QUESTO MOMENTO DI DOLORE SIAMO VICINI AI FIGLI, AI NIPOTI A A TUTTI I CONGIUNTI DI ANGELO OTERA. I SUOI FUNERALI SARANNO CELEBRATI LUNEDI’ 24 MARZO ALLE ORE 16 NEL DUOMO DI MILAZZO.
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