Un incidente stradale nella notte fra sabato e domenica, nel tratto autostradale tra Falcone e Barcellona. Per chi circola nella carreggiata opposta e rallenta lanciando un’occhiata distratta, sembrerebbe uno dei tanti incidenti, dovuti spesso alla disattenzione. Ma solo quando si accendono i lampeggianti che fendono l’oscurità, si comincia a pensare a qualcosa di grave, sperando di non dover mai temere il peggio.
Quella notte su quel tratto di autostrada una donna è rimasta esanime sull’asfalto! La moto che lei stessa conduceva si è scontrata con una vettura a bordo della quale c’erano due donne. Uno schianto e per lei è stata la fine! Un volo tremendo, un urto che non ha lasciato scampo.
Polizia, vigili del Fuoco, ambulanze prestano i soccorsi, mentre si cerca di mettere in sicurezza la viabilità anche sulla carreggiata opposta. Ma per la donna a bordo della moto non c’è più nulla da fare. Il suo nome è DELIA SCIMONE, 52 anni…
Delia? Ma siete sicuri? No, non è possibile, non possiamo crederci!
I familiari, raggiunti dalla tragica notizia, non riescono a darsi pace. Gli amici, i conoscenti, rimangono allibiti e stentano anche loro a credere. Eppure è così: Delia tornava dal lavoro, ed è rimasta vittima di un incidente stradale su quella stessa strada che aveva percorso chissà quante altre volte!
Marco, il fratello che conosciamo e che annoveriamo fra i nostri amici su facebook, esprime il suo dolore e non riesce a darsi pace. A lui arrivano messaggi di cordoglio, ma non servono a lenire il suo grande dolore. Un dolore misto a rabbia, mentre lui continua a chiedersi il perchè, a cercare una motivazione, una seppur minima giustificazione, che lo aiuti a comprendere i disegni del destino…
Delia non c’è più, Marco. Quella donna di 52 anni che i giornali del giorno dopo, e siti web hanno indicato come “una vittima di un incidente stradale” era DELIA SCIMONE, tua sorella. Era tutto per te, e il tuo sfogo, il tuo dolore, la tua incredulità, sono giustificati.
La conoscevamo anche noi, da tantissimi anni: era poco più che una ragazza quando l’abbiamo conosciuta, così come abbiamo conosciuto papà e tutta la tua famiglia.
Sono ricordi di anni lontani, magari spensierati e senza alcuna preoccupazione. Anni volati in fretta, con noi a guardare il futuro, giorno dopo giorno, e sperare che il giorno successivo sia sempre migliore di quello che abbiamo lasciato…
Sogni, speranze, certezze, drammi… Ecco, Delia ha vissuto sogni, speranze, certezze… Non meritava di vivere un dramma… Non meritavate, nessuno di voi, di vivere questo terribile dramma.
Adesso è lassù, a riposarsi per sempre… Non era ciò che aveva sognato, che aveva desiderato in una vita di sacrifici. Comprendo la tua rabbia, il tuo dolore, Marco… Non è giusto, così come non era giusto che la sua vita venisse spezzata in una notte di luna piena, su un tratto di strada che l’avrebbe dovuta riportare nella sua casa a Pace del Mela, per godersi il meritato riposo dopo una giornata di lavoro…
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