SI E’ SPENTO A MESSINA, A VILLA SALUS, DOVE ERA RICOVERATO…
Lo avevamo accolto a Milazzo nel lontano 1965. Eravamo ragazzi, e il suo arrivo fu salutato con entusiasmo da tutta la comunità parrocchiale di allora. Un altro sacerdote giovane, proveniente anche lui da Barcellona come Padre Cutropia, al quale era stata assegnata la nascente parrocchia del Sacro Cuore. Ricordi che ci riportano indietro di cinquant’anni, e ci restituiscono un dinamicissimo sacerdote neppure trentenne, con il quale ci siamo formati, siamo cresciuti, e che per noi, per quelli della nostra generazione, è stato un riferimento spirituale, un amico sincero, un fratello maggiore. Gli abbiamo conferito persino il Premio TERMINAL nel corso della seconda edizione, e fu lo stesso prof. Vincenzo Fogliani, ex alunno del Liceo, a premiarlo. Anche se lui, l’arciprete don Gaetano Modesto, anzi padre Modesto per noi che siamo stati tra i primi a crescere sotto la sua guida, non era stato un alunno della nostra scuola. Ma cosa importava? Quello era un riconoscimento doveroso per una figura di sacerdote che abbiamo amato ed apprezzato per la sua alta opera pastorale e per l’affetto che abbiamo sempre avuto per lui. Gli avevamo augurato BUON COMPLEANNO il 29 febbraio del 2016! Era infatti nato proprio l’ultimo giorno di febbraio di un anno bisestile, e nonostante avesse compiuto, allora, 80 anni, scherzavamo con lui dicendogli che di anni ne aveva solo un quarto. Ci eravamo sentiti un paio di volte in questi ultimi tempi. Stava male, e si temeva una partenza improvvisa. E stamattina, come al solito, la telefonata che mi ha annunciato che Padre Modesto, il nostro riferimento spirituale, era tornato alla casa del padre!
Che Iddio l’accolga in gloria, padre… Porteremo con noi i ricordi che ci legano a lei, ad un periodo indissolubile della nostra vita; ad una adolescenza fatta di spiritualità e di trasgressioni, di sinceri sentimenti e di passatempi goliardici, di preghiere e di scherzi innocenti… perchè l’abbiamo ritenuta sempre un fratello maggiore, un amico, un confessore. Un sacerdote di altri tempi.