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ADDIO A SALVATORE PRINCIPATO, BARMAN PROFESSIONISTA NELLA MILAZZO DI IERI…

SI E’ SPENTO UN ALTRO DEI VECCHI COLLEGHI DI PAPA’. SIGNORILE, RAFFINATO, PROFESSIONALE, LA SUA ESPERIENZA ERA UN BIGLIETTO DA VISITA INECCEPIBILE…

Apprendo per caso la notizia: ancora nessun necrologio che informa di questa ennesima scomparsa nella nostra Milazzo. E sapere che lui, Salvatore Principato, don Salvatore per chi lo ricorda già mezzo secolo fa al Bar Romagnolo, o chi ha ricordi più recenti, legati agli anni in cui ha lavorato al Tropical Bar, non c’è più, mi rattrista particolarmente. E’ uno dei vecchi colleghi di papà, di tanti anni più giovani di lui e formatosi alla sua “scuola”. Un barman raffinato, signorile, altamente professionale. Un  signore di altri tempi, che serviva al banco come ai tavoli con il massimo rispetto del cliente, senza mai prendersi quelle confidenze che, purtroppo, oggi non qualificano certamente i giovani che si alternano dietro i banconi di un bar e si improvvisano barman tuttofare! Una rispettabile gavetta, la sua; e anno dopo anno, cliente dopo cliente, forte degli insegnamenti assimilati dai vecchi maestri, ha fatto prevalere la sua personalità. Lo ricordo giovane, ai tempi del compianto Santi Romagnolo e dei tre giovani figli, Pippo, Fanino, Maurizio, in quel bar che era un ritrovo qualificato e raffinato nella Milazzo degli anni 50 e 60. Sorridente e gioviale, gli diedi sempre confidenzialmente il TU, poichè lo vedevo più vicino ai miei anni che a quelli di papà! E il TU ha continuato ad essere il riferimento quotidiano dei nostri incontri, delle chiacchierate, del passare in rassegna tempi belli di cui lui, più di me, fu testimone. Altri tempi, certamente, senza alcun dubbio migliori di quelli attuali. Vissuti da Salvatore immerso nei suoi ricordi, e gravato da problemi fisici, al punto da essere limitato in una corretta deambulazione: causa degli anni lunghissimi trascorsi in piedi al servizio della clientela, ad osservare orari oggi sicuramente improponibili, a sopportare sottovalutando i piccoli malanni che con il tempo si sono accresciuti! Là, in quel luogo nel quale si recherà, lo aspettano in tanti. E incontrerà gli amici ed i vecchi colleghi di ieri, di un tempo che non tornerà più e con i quali ha condiviso gli anni più belli di una Milazzo protesa a cercare il meglio, e ad offrire serietà, competenza, professionalità, rispetto. Un affettuoso saluto, Salvatore, ed una raccomandazione: abbraccia per me quegli amici di un tempo, vecchi colleghi di papà, che io ricordo sempre con affetto e con stima… e porta un abbraccio particolare al tuo Maestro, don Andrea. Salutandolo con il tuo sorriso spontaneo ed amichevole che continuo a vedere sul tuo volto… Addio, carissimo amico! Purtroppo non potrò essere alla chiesa del Sacro Cuore, domani martedì alle 16.30, per darti l’ultimo saluto… ma ti prometto che sarai sempre nei miei ricordi! 

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