NON AVEVAMO SCRITTO NULLA PER LA SCOMPARSA DEL PROF. ANDREA GRECO. Il motivo è semplice: non avevamo saputo nulla. Se n’è andato troppo in silenzio, e non gli è stato attribuito il merito per quello che aveva fatto. Sicuramente i politici della sua generazione non ci sono più, o hanno preferito stare in silenzio stare a guardare chiedendosi, come fosse Carneade, “Chi era costui”…
Ve lo diciamo noi, onestamente ed obiettivamente, perchè Andrea Greco merita più di due righe ed anche perchè siamo stati al suo fianco quando “Qualcosa stava cambiando”: Andrea Greco è stato il primo politico ad affrontare in maniera decisa il problema viario, applicando le proprie teorie.
Siamo fra il 1984 e il 1985. Assessore alla Viabilità prima, quindi Sindaco della città per un periodo brevissimo, concepisce intelligentemente un piano razionale, instaurando sensi unici là dove il traffico si svolgeva con difficoltà su due sensi opposti, allungando i percorsi a vantaggio dei tempi di percorrenza, eliminando le attese agli ingorghi.
Con il suo insediamento ad Assessore, Greco provvede ad individuare nuovi itinerari, specie nel centro urbano, a senso unico di marcia, per rendere più fluida la circolazione. Diremmo oggi che la sua innovazione ha giovato alla riduzione di gas di scarico inquinanti, proprio nel centro urbano, in un periodo in cui ancora non si parlava di isola pedonale, e a far tollerare dai vigili la fermata temporanea degli automobilisti senza esercitare una repressione.
Oltre ad avere rivoluzionato i criteri della viabilità, suscitando aspre critiche da parte di chi aveva sempre sostenuto le teorie del doppio senso di marcia, Greco era riuscito ad istituire un terminal bus all’inizio del porto e ad imporre alle società di navigazione la creazione di corsie nell’area demaniale per la canalizzazione dei veicoli in attesa degli imbarchi per le Isole Eolie. Dopo anni di tolleranza ed impassibilità compiacente, pone fine ad una situazione sconcertante perpetrata lungo le vie cittadine, dalle prime ore dell’alba e fino a tarda sera, con i Vigili nell’insolita veste di controllori del traffico diretto verso le Eolie e parcheggiatori al tempo stesso. Elimina i semafori ai crocevia contestati (largo dei Mille, via Migliavacca), realizza nuove zone di divieto di sosta, impartisce direttive per tollerare le fermate che non avrebbero creato intralcio alla circolazione, invita al dialogo con gli automobilisti per spiegare i punti della nuova segnaletica. In una parola, ha avuto il merito di aver restituito dignità al Corpo dei Vigili Urbani.
Moltissime le critiche piovute addosso al prof. Greco, anche se si presume che tutto fosse concertato e orchestrato dagli avversari politici, che ne temevano la sua ascesa, un po’ come è solito farsi dovunque, puntando su ciò che più di ogni altra cosa scontenta il popolo automobilista: la circolazione. Ma quotidianamente i fatti gli davano ragione. Le sue innovazioni sono rimaste ben accettate. Più di ogni altra, sicuramente, la zona d’imbarco, che ha riportato nella via dei Mille notevoli benefici. A distanza di un decennio, infatti, l’aumentato volume di traffico da e per le Isole Eolie avrebbe costituito un problema di difficile soluzione. Certamente, con la costruzione del nuovo porto marittimo lo si sarebbe affrontato, ma senza la scelta coraggiosa di Greco, di fare rispettare le sue precise disposizioni alle società di navigazione, forse i Vigili Urbani per anni sarebbero stati costretti ad incanalare autovetture lungo le strade, in attesa delle partenze dei traghetti…
Il Terminal Bus, ottima soluzione per fare parcheggiare fuori dal centro cittadino decine di pullman non soltanto nei giorni festivi, ma anche durante l’arrivo delle navi traghetto (con la scusa dell’attesa dei passeggeri gli autisti degli autobus intasavano il traffico veicolare e pedonale lungo la via dei Mille), ha dovuto soccombere di fronte ai lavori mai completati nel largo Buccari. Semplici episodi di tolleranza nelle fermate da parte dei Vigili Urbani erano diventati diritti per i conducenti dei bus; ma una distanza minima dai traghetti non avrebbe penalizzato nel trasporto dei loro bagagli i turisti (abituati a percorrere anche chilometri, con pesanti zaini o valige), per cui si rendeva sollecita l’adozione di provvedimenti concreti che, se per gli autisti sono impopolari (Milazzo è stata fra le prime città della Sicilia a istituire una Zona a Traffico Limitato, anche se solo per gli autobus, dieci anni prima della sua nascita), hanno il pregio di allontanare il caos nella viabilità in via dei Mille: non ci sono più pullman che sostano per fare scendere o risalire almeno cinquanta turisti alla volta, bagagli compresi, né tanto meno manovre in mezzo alla carreggiata che intralciano file di autovetture, per avere il diritto di precedenza nel riguadagnare l’autostrada o l’albergo. Il numero dei Vigili per la viabilità all’arrivo e alla partenza delle navi è ridotto al minimo, ed il lavoro maggiore è assolto dai quattro motociclisti i quali, assunti come già visto nel marzo del 1984, lavorano a coppia in due turni, e hanno maggiore facilità negli spostamenti da una parte all’altra della città. Il periodo estivo li vede protagonisti, e grazie a loro vengono risolti annosi problemi e districate situazioni critiche agli incroci.
L’eterno cantiere esistente nell’area portuale ha dirottato verso altre zone i pullman dei turisti, riportando quelli di linea nel centro cittadino. In piazza della Repubblica ne sosteranno fino a 13 contemporaneamente, come si rileva dalle relazioni di servizio dei Vigili al Comando, in attesa della partenza. Gli autisti hanno un ottimo punto di riferimento nei bar del centro o nella pescheria, e poi ritengono superfluo ritornare al capolinea, in Piazza Marconi (nella quale, dopo lo spostamento della Stazione Ferroviaria, era stato individuato il terminal), per essere in via F. Crispi cinque minuti prima dell’orario fissato per la partenza delle corse. Il fatto che i titolari delle compagnie non fossero mai intervenuti per porre fine a comportamenti illeciti degli autisti alimentava la convinzione che questi ultimi potessero fare impunemente i loro comodi a Milazzo.
Nel futuro si interesseranno del problema degli autobus, per trovare una soluzione non tanto drastica, ma quanto meno sopportabile e dignitosa per tutti, prima l’ing. Nastasi, nella sua qualità di Vice Sindaco, poi l’Assessore Pino Imbesi. In sintesi, questo è il “nostro” Andrea Greco: che poi sia stato candidato a Sindaco con Democrazia Cittadina, compagine che si dissolse come neve al sole, o sia stato ridimensionato per due volte da Carmelo Pino, poco importa. Oggi un politico come lui bisognerebbe inventarlo, ma non è facile…
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