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ALLE RADICI DELLA PALLAVOLO

Immagine1UNA DELLE FOTO STORICHE, IN BIANCO E NERO, CON I GIOVANI DEL VOLLEY MILAZZESE

La Nino Romano. Ecco da dove partono i miei ricordi della pallavolo milazzese. Otto o nove giocatori, solo sei schierati in campo, per tre, quattro e anche cinque set. Spesso non c’era nemmeno la possibilità di effettuare i cambi, e quei ragazzi dovevano mettercela tutta, fino allo spasimo, per portare a casa il risultato. Era la Nino Romano del prof. Lorenzo D’Ondes. Quella che aveva la sede in via Umberto I, dirimpetto all’uscita della via Riccardo D’Amico, di fronte alla bottega di donna Maruzza, mamma di Salvatore Crisafulli, giovanissimo talento musicale ma anche lui impegnato in quello sport, però con il Commerciale. Gli incontri venivano disputati nella palestra del Liceo, nel campo di pallavolo all’aperto, prima del trasferimento nel centralissimo Atrio del Carmine, dove la popolarità della disciplina e i risultati positivi cominciarono a coinvolgere anche un pubblico più numeroso, attratto fino a quel momento solo dal calcio o dalla pallacanestro, che era di casa proprio in quell’atrio. Il professor D’Ondes aveva affidato la squadra ad un giovane appassionato dell’epoca… Come chi era? Pippo Maio, fin dai primi anni 60, proprio così. Lui riuscì a creare una formazione di tutto rispetto puntando su due atleti della Polisportiva Messina, Giovanni e Mimì Farsaci, lunghista e velocista che avevano una straordinaria elevazione. Quindi su Marcello Galì, che schiacciava la palla che gli veniva alzata da Ciccio Crupi, mentre Franco Chillè alternava miracolosi salvataggi a imprendibili battute. Pino Pergolizzi costituiva il jolly, e in qualche incontro era il risolutore. Due giovani di belle speranze erano Mimmo Picciolo e Totò Scolaro, di 17 e 16 anni… Erano i più piccoli, ma la loro altezza li faceva temere dalle difese avversarie. Fino a quando non arrivò l’alto per antonomasia, Franco Salmeri, in prestito all’atletica curata da Nino Alberti e valente triplista per via delle sue lunghe leve… Erano gli anni della Nino Romano. Poi ci fu il divorzio… E nacque il CSI. Ma questa è una storia più recente, anche se la sua età è 45 anni! La foto? Già, la foto. I primi ragazzi di quel CSI. Io li conosco tutti. E voi? Dai, provateci! Vi assicuro che non è poi così difficile!    

Commenti

7 commenti

  1. ho giocato in quella società per un paio di anni….a cavallo tra la fine anni 70 e i primi anni 80. Erano tempi bellissimi e spensierati con il professor Pergola che ci faceva trottare e correre come pazzi. Ma tutto era fantasticamente pulito e genuino. Bellissimi tempi

  2. Tutto rose e fiori! Quando arrivai a Milazzo avevo 17 anni e ci allenavamo nel campetto si San Papino (terra battuta) e la N. Romano non aveva mai vinto un campionato. Bene quell’anno lo vinse. I miei compagni? Maio, Chille, Crupi, Pergolizzi, Picciolo, Scolaro. Questa è STORIA

  3. Ho giocato nelle Romano degli anni settanta. Da piccolo, ragazzino e infine in 1° squadra!Ricordo ancora i famosi derby contro il CSI! Accaniti e con tantissimi tifosi da ogni parte! I fratelli Franco e Nino Salmeri ai quali alzavo palloni da schiacciare! Ricordo l’atrio del carmine nel quale si giovava sulle mattonelle e sotto la pioggia! Poi il palazzetto al ponente… Ricordi di tempi diversi..sport piu’ pulito…

    • Franco ed Enzo Salmeri, Massimo. E prima di loro ci fu un certo Pino Pergolizzi che costituiva l’ossatura della formazione che nella prima metà degli anni 60 non aveva avversari. Con lui, Pippo Maio, i fratelli Farsaci, Mimmo Picciolo, Ciccio Crupi, Franco Chillè, Marcello Galì, Totò Scolaro. Si parla di essi in un libro, NON AVEVAMO L’ETA’. Tu prima di approdare alla Romano fosti anche un buon lanciatore di peso nella mia società… Ciao!

      • Ciao! Pino é mio fratello! Enzo Salmeri..il piu’ piccolo. Avevo pure dimenticato di aver fatto lanciatore di peso! Che memoria! Bravo! Continuate cosi! Io vi seguo…
        Un saluto

  4. Nella CSI MILAZZO ho giocato anche io, Gianni Laghi ,poi trasferito in Romagna . Un saluto a tutti coloro che mi ricordano.

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