Avevamo riacceso i riflettori su questa amara vicenda più di un mese fa e adesso che, forse, qualcosa si muove è giusto ritornare a parlarne. Tutto ha inizio con una lettera giunta alla nostra redazione, da parte di un abitante di Bastione che ben quattro anni fa subì danni dall’esondazione del Torrente Mela.
La paura e la rabbia sono ancora vive in questo lettore come in tutti gli abitanti di questo piccolo quartiere periferico di Milazzo, che però in occasione del tragico evento divenne subito passerella prediletta per moltissimi politici. Tutti pronti a dare una mano per ripulire e tutti a gridare giustizia per i lavori di messa in sicurezza del Torrente che già due anni prima aveva fatto altri danni. Sì, in quella settimana andavano di moda i selfie col fango, le facce contrite, impegnate ed interessate a ciò che era appena accaduto. Ovviamente tutti sentimenti di circostanza perché spente le telecamere e asciugato il fango tutto l’interesse è svanito… d’altronde le elezioni si erano da poco svolte e le prossime troppo lontane…!
Non staremo qui ad elencare tutti i tentativi fatti dal comitato che venne istituito per seguire nelle sedi opportune la vicenda della ricostruzione su vari fronti del paese, ma andiamo direttamente ai giorni nostri.
In seguito alla lettera giunta a Terminal qualche settimana fa in cui era chiaro il malcontento per come è stata gestita la situazione, qualcuno ha aperto un varco in consiglio comunale.
Il consigliere Alesci, sempre sensibile e attento alle tematiche che riguardano la città, ha subito e più volte sollecitato l’amministrazione durante il consiglio comunale, a dare notizie sul “ristoro” agli abitanti di Bastione per dare un segnale che l’amministrazione non ha dimenticato e garantirà loro di non dover tremare di paura tutte le volte che scende una pioggia più abbondante. La situazione è in continuo aggiornamento adesso, ma a quanto ci risulta cento mila euro possono già essere erogati agli abitanti mentre altri duecento circa lo saranno a breve. Sempre a quanto risulta a noi di Terminal la questione adesso sarebbe concentrata soltanto sulle modalità di erogazione di questo contributo e che la prossima settimana una riunione di capigruppo insieme al sindaco verterà proprio sul questo argomento.
Vi terremo aggiornati. Di sicuro c’è un fatto: si fa sempre un gran parlare di quanto si potrebbe fare per questa nostra città, si parla sempre di progetti di grande respiro, abbiamo così grandi ambizioni da dimenticare invece l’essenziale. Come il “caso Bastione” (ricordo che seppure situato ai limiti della città Bastione ne fa parte sempre non solo ogni cinque anni).
Di certo non è giusto che questo “ristoro” rimanga ancora disatteso: servirà per dare respiro a quanti in diversa misura hanno dovuto ricostruire case e attività. La serenità però, quella è ancora lontana perché sebbene gli argini del fiume siano stati allargati, la paura è l’unico sentimento che pervade gli abitanti di Bastione ad ogni pioggia, i peggiori pensieri li assillano perché sarebbe inaccettabile il ripetersi di una tragedia simile che solo per puro caso non ha mietuto vittime fisicamente ma psicologicamente di vittime ce ne sono state tante. Il fiume ha invaso case, distrutto ricordi e pervaso di terrore le anime di tutti.
Mi consentirete una nota personale: mia nonna se ne è andata esattamente due mesi fa e negli ultimi giorni trascorsi in stato di coma, ha rivissuto attimo per attimo i momenti dell’alluvione, tanto forte è stato lo shock quando il torrente è entrato prepotente in casa sua spazzando via tutto, lasciandola viva per miracolo.
Vedete perché il menefreghismo di molti di fronte a questa vicenda rappresenta veramente una grande storpiatura della sensibilità umana.
Alessandra Formica