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AMIANTO AL MULINO? E ANCORA NON SI FA NULLA?

moliniNON E’ ALLARME SOCIALE, MA SI TRATTA DI UNA BOMBA AD OROLOGERIA, PRONTA AD ESPLODERE QUANDO MENO CE LO ASPETTIAMO...

“Leggo con amarezza che la mia idea di ieri, di scarrozzare per le vie cittadine l’assessore al territorio, è stata velocemente superata da una emergenza ulteriore. Della “discarica di eternit” all’interno dei Molini Lo Presti ne ero a conoscenza. Non sapevo di che portata fosse il problema, ma vista la “forza” dell’intervento direi che si tratta di diverse decine di lastre il che è un guaio. Guaio per noi che, ignari, giriamo per le vie di una città allo sbando, anche sanitario (non basta l’agglomerato industriale fronte mare, e lo smog del traffico portuale e cittadino a quanto pare), ma anche di fronte all’ignavia (vorrei che chi si sentisse tirato in causa si leggesse il significato), di chi dovrebbe intervenire e non lo fa, colpevolmente. Parlo dell’amministrazione, e della sua giunta; aggiungerei anche l’opposizione che, a parte rarissimi casi, si occupa ad alta voce dello scibile umano e di problemi relativi. L’importante è non disturbare il navigatore e dare l’impressione che tutto sia vivo e che le cose negative vengono combattute. Invece, nulla!
Probabilmente quel deposito è la fotografia che meglio rispecchia la nostra realtà. Un problema grosso, quanto un palazzo, che non viene affrontato e che si spera possa risolvere qualcun altro. Mi rendo conto che andare a scavare dentro i Molini Lo Presti comporterebbe una voce di spesa non indifferente, ma se non lo si affronta e subito, diventerà una catastrofe. Con le piogge che arrivano senza più seguire le stagioni e violente come acquazzoni tropicali, quanto si pensa di preservare il mare da questo veleno? Materiale che si sfibra e diventa volatile. Che con le piogge finisce negli scarichi e quindi in mare. Il resto basterebbe solo immaginarselo. Non ho voluto affrontare il problema di chi frequenta quei luoghi e che respira una cambiale con la morte. Il tutto per cosa? Per non essere in grado di affrontare o voler affrontare il problema? Ma se il nodo della questione è questo, non vi mettete in gioco per amministrare una città. Credo che la grandezza di un uomo, di una persona, sia quello principalmente, di sapersi misurare con se stesso e trarne le conseguenze. Non basta la “volontà” a colmare le lacune e le carenze (stavo per dire incapacità, ma rischio sempre di urtare la suscettibilità di chi sente tirato in causa); e ammetterlo sarebbe già un primo passo.
Adesso vediamo se, tra le forze politiche (magari l’opposizione), qualcuno si arma di coraggio e denuncia questo pericolo bomba ambientale per il territorio. Son disposto a dargli il mio voto se risolve il problema. Non è voto di scambio, è solo riconoscenza di un coraggio ed una capacità che fatico, sino ad ora, a trovare tra i nostri rappresentanti. In attesa del prossimo scoop ambientale, a presto. Paolo.”

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