LA FABBRICA DELLA MORTE CONTINUA A MIETERE VITTIME, ANCHE A DISTANZA DI ANNI. NON IMPORTA LA LORO ETA’: ATROCI SONO STATI I TORMENTI CHE HANNO SOPPORTATO PER TUTTA LA VITA… ECCO IL COMUNICATO STAMPA DI SALVATORE NANIA.
Il 24 Marzo 2017, alle ore 1 è venuto a mancare il collega di lavoro Antonino Cuzzupè all’età di 87 anni.
Antonino, Nino per i colleghi di lavoro, ha lavorato alla Sacelit di San Filippo del Mela dal 14/04/1961 al 06/03/1983, per circa 22 anni a stretto contatto con le fibre Killer di Amianto, come operaio addetto allo scarico dei sacchi di amianto dai vagoni ferroviari, alla produzione di tubi, lastre, pezzi speciali e serbatoi in amianto cemento, per poi essere adibito nel reparto officina in manutenzione e pitturazione degli impianti produttivi. Ha svolto il suo lavoro con serietà e correttezza, sia nell’essere impiegato alla produzione che negli interventi di manutenzione e pitturazione degli impianti. Difficilmente si tirava indietro nei momenti in cui bisognava intervenire nel ripristinare gli impianti di miscelazione amianto, trasporto e recupero materiale miscelato.
Nino inizia a soffrire alla fine del 72 e il 18/05/1978 gli viene riconosciuta dall’Inail di Milazzo la Malattia professionale per Broncopatia Cronica e Sindrome Disventilatoria lieve e T.B.C. Polmonare. Nell’arco degli anni le sue patologie hanno proseguito a tormentarne la sua esistenza, tanto che il 29/03/2004 l’Inail riconosce un aggravamento per Deficit Respiratorio di grado lieve a seguito sella Sorveglianza Sanitaria gratuita effettuata dall’ASP di Messina con riconoscimento, per altro non riportato e riconosciuto dalla stessa Inail di Milazzo, per Asbestosi Pleuro-Polmonare e Alterazioni Funzionali di tipo Ostruttivo.
Atroci sono stati negli anni le sofferenze patite dal collega Nino, egli MUORE per ASBESTOSI PLEURO-POLMONARE; COLLASSO CARDIORESPIRATORIO CON GRAVE INSUFFICIENZA RESPIRATORIA.
Con Nino, al di là dei suoi anni, che contano poco ma contano le sofferenze patite nell’arco di circa 45 anni, che ne hanno modificato la sua esistenza e la sua relazione familiare, si allunga il numero delle vittime, tanto da raggiunge i 137 decessi causate dalle fibre Killer di amianto su 220 ex dipendenti della Sacelit. Certamente un nodo alla gola e un grosso dolore al cuore per coloro che siamo rimasti in vita e con patologie che ci condizionano giorno dopo giorno, mentre in Commissione Senato si indugia su dispositivi di Decreti Legislativi che dovrebbero aiutare gli ex e esposti all’amianto, così come sul Piano Nazionale Amianto e sulle Bonifiche del Territorio.
Il Presidente – Salvatore Nania
Pace del Mela li 24/03/2017