QUALCHE FOTO CHE MOSTRA L’EVOLUZIONE, MA PONE UN INTERROGATIVO. MA FORSE NOI SIAMO UN PO’ TROPPO SOSPETTOSI…
A novembre scorso scrivemmo già sull’argomento, facendo anche un accostamento fra i maggiormente rinomati Laghi di Ganzirri e l’acquitrino che ci veniva proposto in casa nostra, quale scotto da pagare per avere un Porto più grande, più capiente, più profondo soprattutto, al punto da ospitare navi al pari della vituperata “Concordia” finita in mani sbagliate. O peggio ricevere carghi-trasporto con chissà quali rotte o quali coste. Chissà se anche il Porto farà la stessa fine a proposito di mani che, lunghe o corte che siano sempre a causa di appetiti, si articolano! Questo, tutto sommato, è il dopo… Ma oggi cosa sono quelle montagne putride, nere, nauseabonde solo a vedersi? Ci viene un sospetto e domandiamo: stanno reinterrando tutto con quella melma schifosa? Ricordo che quando fu fatto il riempimento per il precedente ampliamento (quello di fronte al Gambero per capirci) furono utilizzati grossi massi e materiali prevalentemente inerti. Ora cosa è cambiato? Chi ci capisce è bravo, ma lo sia al punto da chiarire questo aspetto inquietante per chi deve fronteggiare queste montagne. Ma non perché ci va in guerra ma perché vi abita proprio di fronte. Zanzare e pappataci già ne abbiamo già affrontati in quantità industriale, ma il putridume, nascosto poi con basolato lavico, NO! E non vorremmo che alla fine dei lavori avvenga uno sprofondamento, solo perchè si sia voluto risparmiare sui costi …