LO AVEVAMO DETTO QUALCHE NUMERO FA, MA FORSE IN POCHI CI HANNO FATTO CASO, PERCHE’ QUANDO PARLIAMO DI COSE SERIE, MOLTI SONO ALLERGICI E PREFERISCONO NON PRESTARE ATTENZIONE A PROBLEMI CHE RITENGONO POLITICI! EPPURE, PARLIAMO ANCHE NOI, GIORNALE SATIRICO, DI ECONOMIA E LAVORO… QUINDI, SAREBBE BENE AGGIORNARSI: IN QUELLE RARE VOLTE NON SCRIVIAMO MINCHIATE!
Niente altro che un cumulo di bugie! Anche se l’UE non lo dice chiaramente, lo fa capire! I signori del governo, assieme a chi spaccia per analisi economiche clamorose menzogne costruite ad arte, dovrebbero trarne le conseguenze, ma dubitiamo che lo facciano. Per cui continueranno imperterriti a fare i commessi viaggiatori, con le borse piene di carte inutili, che vengono visionate dai padroni dell’Europa; dopo di che, un mesto rientro in Italia con le pive nel sacco, ma con la stessa parola d’ordine: tutto a posto!
Il PIL crescerà dello 0.9%? Questo lo sostiene la Commissione. Quindi sonora bocciatura per l’1.1% previsto da Padoan. Ma cosa importa? Abbiamo quasi raggiunto l’obiettivo. Un po’ come il “quasi gol” del compianto Nicolò Carosio, quando faceva rivivere le partite di calcio nelle radiocronache. Ma non era golo!
Ricordate cosa avevamo scritto noi? La crescita, pur se minima, in presenza di una analoga crescita di inflazione, è una decrescita! E non andrebbe dimenticato che la crescita teorica del Pil sarebbe anche sostenuta dai quasi 5 miliardi stanziati per l’accoglienza dei migranti. Soldi a cui vanno aggiunti i costi per sanità, edilizia pubblica, scuola, giustizia legati ai nuovi ingressi. Soldi che gonfiano il Pil ma non sono produttivi. Non fanno crescere l’Italia i 35 euro giornalieri pagati ai professionisti dell’accoglienza per ogni migrante.
Cosa dicono i giornali schierati, i tg allineati, tutti coloro che, per ordini di scuderia, devono mischiare le carte e imbrogliare a tutti i costi gli Italiani? Che la mancata crescita è dovuta alle incertezze sulla nuova legge elettorale.
E se noi aggiungessimo, a questo punto, come STATISTICI che si ritrovano attorno ad un giornale che non ha padroni e non è servo di nessuno, che tutto questo è dovuto alla mancanza di un progetto economico, alla mancanza di una politica industriale, alla mancanza di coraggio e di lungimiranza di una classe imprenditoriale attenta solo al politicamente corretto invece di occuparsi della propria azienda e dei propri lavoratori?
Certo, solo pochi ci darebbero ragione, e magari saremmo visti come detrattori del lavoro svolto, ma inutilmente, dai rappresentanti che non vanno in pensione per libera scelta e solo per godere fino all’ultimo dei privilegi!
Costoro non hanno capito che non basta favorire l’arrivo di nuovi schiavi con la speranza di abbassare ulteriormente salari e cancellare i diritti, così come non basta peggiorare le condizioni di lavoro. Al posto dei tagli, servirebbero investimenti! Invece è abbastanza chiaro, ma forse solo a noi che viviamo di analisi, elaborazioni, confronti di dati, studi sociologici che si sta introducendo una nuova schiavitù: questa è la sorte riservata ai clandestini che giungono in Italia. Non potranno essere mantenuti a vita in comode strutture di accoglienza, assolutamente no! Quindi dovranno lavorare, al prezzo che sarà imposto. Cosa importa se costituiranno una generazione che non avrà di che vivere, e non potranno acquistare le cose più banali per mettere in circolo quel poco che riceveranno per il loro lavoro? Sono questi i conti che vanno fatti all’Italia del futuro, cari signori! Non certo quel misero 0.9% del PIL che rappresenta la bocciatura della politica di Padoan e degli industriali!