ALCUNI ANNI FA avevamo denunciato lo stato di degrado dell’arteria ASI che da Milazzo consente di velocizzare il transito fino a Scala Torregrotta, in alternativa alla caotica SS 113. Una strada sorta all’interno della zona industriale di Giammoro, che per anni ha costituito un’arteria di collegamento interno, fra le stesse aziende che sono sorte come funghi, e ancora oggi continua ad essere l’alternativa alla nazionale. Poco sicura, d’accordo, ma coloro che la percorrono la conoscono a menadito! In poco meno di dieci minuti consente di giungere fino a Scala, superando senza problemi il traffico dei comuni e i rallentamenti. E’ vero: è stata teatro di gravissimi incidenti stradali; ma pochi ricordano il primo, quando ci furono delle ignare vittime per colpe ancora da dimostrare (si dice che alcune auto si sfidassero in gare notturne di velocità, e tenessero le luci spente per migliorare le loro prestazioni). Ma se è da criminali lasciare la strada in quelle condizioni, non lo è da meno percorrerla, a proprio rischio e pericolo. Doppiamente criminali, quindi, se nessuno prende precauzioni per la tutela della pubblica incolumità. Cosa occorrerebbe fare? Quanto meno, chiuderla per metterla in sicurezza. In quelle condizioni, è una mina vagante. La sede stradale si è ristretta a causa dei cespugli che coprono il guardrail e si sono spinti occupando parte della carreggiata; ci sono tratti in cui la pavimentazione presenta delle crepe pericolosissime; altri punti in cui si esce dagli STOP senza dare la precedenza. E poi, manca completamente la segnaletica orizzontale: non c’è alcuna striscia di delimitazione delle corsie, nonostante all’inizio ci sia un cartello sbiadito che le indichi (inclusa quella di emergenza); esiste il divieto di superare i 30 chilometri l’ora, per la presenza di dossi (???) ma di questi neanche l’ombra! La velocità viene superata di almeno due volte il minimo imposto! Ci sono autovetture che si producono in sorpassi pericolosissimi e temerari (segno che conoscono bene la strada), altri che procedono a velocità ridotta poichè si sono avventurati per la prima volta, e difficilmente rifaranno il percorso al ritorno. E ancora, tonnellate di spazzatura vengono depositate liberamente ai margini di essa, che nessuno provvede a rimuovere!
Oggi apprendiamo con piacere (e con un pizzico di soddisfazione) che la nostra denuncia non è stata vana! Sono passati anni, è vero, ma nessuno può disconoscere che grazie a TERMINAL ci si è resi conto che andavano eseguiti lavori di riqualificazione e di messa in sicurezza!
Abbiamo vinto la nostra battaglia, e non è la prima volta! per un importo di 2 milioni e 600 mila euro, si provvederanno ad eseguire lavori indispensabili. Saranno realizzati rotatorie, muretti, aiuole, spartitraffico, cordoli, pavimentazioni, scerbatura, segnaletica.
Insomma, la strada verrà messa in sicurezza, ma ciò non autorizzerà in alcun modo chi la percorrerà a pigiare sull’acceleratore, a scambiarla per una pista di Formula Uno, a mettere a repentaglio la vita propria e di altri! Un plauso ai commissari liquidatori degli ex Consorzi Asi, che hanno finalmente scritto la parola FINE ad una situazione certamente incresciosa! Adesso la parola passa agli amministratori dei comuni territorialmente competenti che sicuramente non perderanno tempo per emanare apposite ordinanze di chiusura per l’esecuzione dei lavori.
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