ACCADE IL GIORNO DI PASQUA, PASSEGGERI IN PREDA AL TERRORE. A DISTANZA DI UN PAIO DI GIORNI, QUALCUNO COMINCIA A INFRANGERE UN MURO FATTO DI OMERTA’ E DI COPERTURE NEI CONFRONTI DEI RESPONSABILI. CHE SONO IMMIGRATI, QUINDI INTOCCABILI. SE FOSSERO STATI ITALIANI, POVERI NOI!
Una sessantina di giovani delinquenti assalta un treno. Non nel Far West, ma sulla linea Ventimiglia-Torino, nel tratto ligure. Maltrattano alcune ragazzine (minorenni) che avevano avuto la cattiva idea di mescolarsi al branco. Il treno si ferma, intervengono le ambulanze. Nessuno si degna di bloccare i giovani cialtroni. Che risalgono e, avendo perso il divertimento con le ragazzine, si dilettano nell’insultare i passeggeri, facendo notare che loro sono intoccabili, che nessuno si degna di fermarli. Finito? Macché. C’è ancora tempo da trascorrere sul lentissimo treno del mare. Dunque ci si può dedicare alla distruzione dei sedili e dei bagni. Sino ad arrivare a Torino per poi tornarsene a casa indisturbati. Nessuno interviene per evitare il peggio, ma questi sono gli ordini di un Paese al collasso ed in mano a chi specula permettendo agli immigrati, che alimentano un giro di milioni di euro al giorno, di giungere in Italia. Presi direttamente sulle coste libiche da un governo compiacente e succube dell’Europa che ci tiene sotto scopa!
Il perché non sia intervenuto nessuno è abbastanza evidente: erano migranti nordafricani, grandi opportunità, nuove risorse, quelli che ci pagheranno le pensioni, o meglio pagheranno la cassa integrazione ai lavoratori che le grandi aziende, dopo avere spolpato ben bene l’osso, metteranno per non gravare sui bilanci societari!
In quanto ai danni arrecati, saremo noi a pagarli (le ferrovie sono pubbliche, pagate con i nostri soldi).
La magistratura aprirà un’inchiesta, contro ignoti, ma sappiamo bene che nessuno verrà mai arrestato, nessuno finirà in galera, nessuno pagherà i danni perché risulteranno tutti nullatenenti. Ed allora anche la proposta di collocare telecamere su tutti i treni diventa una presa in giro. Tanto nessuno interverrà mai contro le nuove opportunità. Ma ora si rafforzeranno i presidi delle forze dell’ordine nelle stazioni. Altri costi legati alle migrazioni, ma non bisogna dirlo e, soprattutto, non bisogna calcolarli. Sono opportunità, non problemi.
Qualche anno fa Bossi proponeva di affondare le navi cariche di clandestini che si avvicinavano alle coste italiane. Senza arrivare a tanto, basterebbe non foraggiare tutti questi finti “aiutanti umanitari” che si sbracciano contro il razzismo senza portarsi a casa nessuno di questi delinquenti che proprio “a vista” non sembrano tanto sofferenti e maltrattati quando sbarcano sulle nostre coste, anzi mostrano protervia, arroganza e pretenziosità assurde ed assolute. Francamente mi sembrano molto ben nutriti e muscolosi e soprattutto ben vestiti e tecnologicamente forniti, da non poter considerarli braccia rubate all’agricoltura delle nazioni di appartenenza. Tutti in tutto il mondo hanno capito che siamo la repubblica delle banane, che abbiamo scritto ed approvato leggi che sulla carta risultano essere bellissime ma che poi contengono tra le loro righe i classici cavalli di Troia che consentono di poter compiere di tutto e di più senza che nessuno possa far nulla per impedirlo. Quando poi a qualcuno gli girano le classiche sfere e si scaglia contro il “povero immigrato”, tutti, specialmente le infami sinistre di questo Paese si scagliano contro e giù con accuse di razzismo e querele che guarda caso colpiscono subito: ma non il delinquente, ma chi è veramente sopraffatto dai delinquenti. In questo strano Paese si ha paura a chiamare il fenomeno con il suo vero nome e cioè IMMIGRAZIONE CLANDESTINA. Io so che in nessun paese civile di questo mondo nessuno può attraversare le frontiere senza documenti in regola, senza visti e non rispettando i limiti di permanenza per studio, lavoro o vacanza; in Italia tutto è fattibile! So anche che l’Europa fin dalle sue origini è sempre stato un calderone di rivolte e di guerre cruente generate dall’orgoglio dei popoli e che hanno garantito uno status di vera pace e collaborazione, anche se con molti problemi economici (ma questa è un’alta storia); continuo a non capire perché si cerchi di destabilizzare ciò per cui si è combattuto ed invece questi “immigrati” o meglio CLANDESTINI, non cerchino pace, progresso e democrazia nei loro Paesi d’origine. E non venitemi a raccontare la favola delle pensioni alla quale non credo neppure se viene l’Altissimo a raccontarla! Diciamolo a chiare lettere: da noi si può delinquere impunemente e a qualche politico fa comodo avere creato degli “stipendifici” rappresentati da pseudo associazioni umanitarie che sfruttano e che lucrano sull’immigrazione illegale. Ogni tanto qualcuno osa parlare di inchieste su queste onlus, e subito si cerca di insabbiare tutto perchè a qualcuno piace questo andazzo. Ma, parafrasando il grande Eduardo, spero presto: “Ha da passà a nuttata! “