Prot._n. 852 – 13/10/2021 – COMUNICATO STAMPA
Maltempo / Chiuso l’asse viario per ragioni di sicurezza
Il comando dei vigili urbani ha disposto la chiusura dell’asse viario dalla SS113 in direzione Milazzo per ragioni di sicurezza. L’abbondante pioggia di queste ore ha infatti reso il manto stradale particolarmente insidioso in diverse zone.
Per raggiungere dunque la città del Capo occorre percorrere o la strada adiacente la Raffineria oppure quella che da Olivarella, conduce attraverso via della Concordia a Grazia e poi in via Gramsci, nella riviera di Levante.
Ulteriori aggiornamenti saranno forniti nelle prossime ore.
Un comunicato del comune con cui ieri si informava di aver chiuso l’asse viario per RAGIONI DI SICUREZZA! Ma è stato giusto? Ovviamente sì, per evitare o scongiurare incidenti su una strada che da parecchi anni è diventata pericolosa per la circolazione ed al tempo stesso una manna per le casse comunali! La pericolosità dell’arteria ha portato il comune a limitare la velocità, cinquanta chilometri orari IN CASO DI PIOGGIA. Ma da qualche tempo l’appendice IN CASO DI PIOGGIA è scomparsa, senza ulteriori spiegazioni, segno che l’incolumità degli automobilisti viene al primo posto e deve essere salvaguardata ad ogni costo! Giustissimo, e guai a chi afferma il contrario, che l’autovelox sia in agguato SOLO PER FARE CASSA.
Ma la chiusura dell’asse viario PER CONTINUARE A SALVAGUARDARE L’INCOLUMITA’, o se preferite PER RAGIONI DI SICUREZZA, ci fa riflettere: possibile che una strada concepita come collegamento fra la SS 113 e Milazzo sia diventata tutt’ad un tratto PERICOLOSA? E se lo è, possibile che da anni non si faccia nulla per metterla in sicurezza? Possibile che si sia dimenticato (o forse si ignora…) che quella stessa strada è STRATEGICA per gli interventi della protezione civile e di emergenze?
Abbiamo ipotizzato una causa che ha portato alla chiusura, e siamo stati confortati nel post pubblicato su facebook da parecchi professionisti, tecnici nel settore e non semplici commentatori.
Sono stati effettuati, parecchie settimane addietro, degli interventi di pulizia straordinaria: la prima cosa da fare è lo scerbamento, lavoro che non si eseguiva da anni! Tutti ad esultare per il taglio delle erbe eseguito con perizia e con mezzi idonei. Ma nel tripudio generale per il traguardo raggiunto NESSUNO si era accorto che l’erba era stata tagliata (un’accorciatina ai capelli, l’abbiamo definita paragonandola al taglio che si richiede al barbiere…) ma non rimossa completamente!
Che il terriccio che costituisce il presupposto per la sua ricrescita non era stato eliminato!
Che lo stesso terriccio ostacola il deflusso delle acque meteoriche dai fori che esistono alla base dei new jersey posizionati al centro dell’asse viario e che separano le due carreggiate, creando delle vaste pozzanghere, anzi addirittura dei laghetti! Un lavoro fatto male, senza dubbio, sul quale NESSUNO è intervenuto per richiamare la ditta esecutrice alle sue responsabilità ed all’osservanza di quanto contenuto nel capitolato di appalto (se un appalto c’è stato!).
Ecco, se sono queste le cause, unite logicamente ad altri interventi di scerbamento e di pulizia delle scarpate laterali NON E’ AMMISSIBILE chiudere un’arteria di primaria importanza per la protezione civile e per ogni collegamento, adducendo RAGIONI DI SICUREZZA, specie quando la città ad ogni pioggia SI ALLAGA ed è praticamente impossibile circolare! Per evitare che questo accada in futuro, che si provveda a cercare i responsabili di LAVORI FATTI MALE!
CHE SI CERCHINO I RESPONABILI NEGLI ESECUTORI, NEI CONTROLLORI, NEI SORVEGLIANTI, in chi con troppa disinvoltura fa credere che tutto sia stato eseguito A REGOLA D’ARTE!
Sarebbe ora che la classe politica, maggioranza ed opposizione, si svegli e dia prova di esserci. Milazzo ha bisogno di azioni concrete, non certo di rassicurazioni che domani sarà meglio: con la chiusura dell’asse viario abbiamo avuto la prova che mancano i controlli e la superficialità diventa protagonista di una città che da anni cerca di invertire la rotta ma non ci riesce. I responsabili? Sempre gli stessi: che non pagano mai per la loro incompetenza o la strafottenza che li contraddistingue! Ai cittadini non basta vedere il consigliere che sistema i segnali o metta la transenna per chiudere la strada minacciata dal crollo del palazzo Ventimiglia in via Scopari: con tutto il rispetto per chi sta dando prove di attaccamento al suo ruolo di amministratore, sarebbe meglio che altri si diano da fare, e svolgano i compiti per i quali sono stati assunti!
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