DOPO L’ENNESIMO INCIDENTE, E’ INUTILE SPERARE SEMPRE NELLA FORTUNA. ORMAI E’ ASSODATO: SU QUELLA STRADA SI RISCHIA LA VITA…
… e non dipende dalla velocità, come qualcuno vorrebbe far credere! L’asse viario va messo in sicurezza, e su questo giornale è stato sempre scritto. Nessuno provvede, a nessuno interessa, e fino a quando gli incidenti stradali si risolveranno con danni alle persone e ai mezzi, e non ci saranno vittime, e le auto che lo percorreranno nei due sensi saranno migliaia al giorno, basta usare un po’ di cautela; e non se ne parla più. Ma perchè nessuno ha collegato le condizioni atmosferiche con certi incidenti che hanno provocato danni ai veicoli e ricoveri ospedalieri? Nessuno si è preoccupato, intento com’è nell’attribuire la responsabilità di questi sinistri alla velocità, all’imperizia, alla disattenzione, alla premura, di valutare un aspetto che nessuno ha mai considerato: l’asfalto. Perchè determinati incidenti si verificano sull’asfalto bagnato, e solo in particolari tratti? E’ possibile che ci siano sostanze estranee? E se fossero sostanze OLEOSE, prima “sospese” in atmosfera, che a seguito della pioggia sono “cadute” sulla strada? E ancora, è possibile che ci siano tratti di asfalto che favoriscono determinati incidenti? E’ possibile che la scarsa porosità del manto stradale non consente l’assorbimento di quelle sostanze? E se si trattasse si sostanze oleose… chi le emette in atmosfera? Sono forse quelle stesse sostanze che troviamo sulle nostre auto, sui balconi, sui terrazzi, sulla biancheria lasciata stesa, la mattina? Concludendo, possiamo asserire che certi incidenti sono CAUSATI DALL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO, o si tratta solo di un sospetto? Sono solo delle domande, ma so per certo che le risposte non arriveranno mai. E allora i casi sono due: affidarsi a Dio quando si percorre l’asse viario, anche a modesta velocità, se l’asfalto è bagnato; o rivedere quell’arteria, adeguando il manto stradale alle condizioni di sicurezza, perchè la morte è sempre in agguato!
(Stefano L.R.)
Ho avuto modo di constatare come i milazzesi, quelli che si sono espressi in merito, hanno dato la maggior parte delle colpe alla ragazza alla guida. Guidava a velocità folle, chissà cosa faceva mentre guidava e blabla in libertà, senza minimamente preoccuparsi di altro. Noi milazzesi, mi ci metto sempre nel mezzo perché son sempre parte di una comunità, anche quando preferirei distinguermene, siamo fatti così, alla caccia del colpevole che ci sollevi da impegni o liberi la nostra coscienza. Eppure a fare una analisi semplice, tutti, la maggior parte sicuramente, avremo provato “il brivido” di quel tratto di strada, e sicuramente la stessa quantità di persone, avrà provato su se stesso, che quel tratto di strada è da ottavo mondo. Il manto è discontinuo, pericoloso come una saponetta bagnata, per tacere dei guardrail ancorati allo spirito dei morti di chi lo ha installato e con una vegetazione da far invidia alla foresta amazzonica. Nei punti salienti, specialmente nelle curve, il verde mamertino si staglia per coprire o distrarre meglio chi decida di frequentare quel tratto asfaltato. Diciamocela tutta, quella strada è un attentato alla sicurezza di chi la voglia intraprendere e se, fino ad oggi, non ci è scappato il morto è legato a fortuna o forze superiori che guardandoci dall’alto penseranno che abbiamo tanti problemi quotidiani che infierire sarebbe superfluo. Ora domandarsi cosa voglia fare l’amministrazione in tal senso è un dubbio amletico. Se mi basassi sulla casistica (tanto cara alla Redazione), potrei pensare al peggio. Probabilmente in consiglio comunale incroceranno le dita, sperando nel miracolo continuo e duraturo; nessun incidente per botta di….fortuna, oppure piccoli incidenti ma senza conseguenze. Se questa è una amministrazione degna di tal nome, allora ci meritiamo tutto questo. Vista da padre di famiglia e da uomo di mezza età penso invece che un minimo di coraggio e senso del dovere dovrebbero portare i nostri amministrandi a fare una scelta. Rifare da capo il manto stradale, la segnaletica e la cartellonistica. Spesa folle, me ne rendo conto, ma sarebbe un investimento che verrebbe apprezzato e soprattutto salverebbe qualche vita, in proiezione. Avverrà il miracolo? Ne dubito; le tradizioni a Milazzo sono dure a morire, quelle peggiori poi, si protraggono per anni…e quella della cattiva gestione del bene pubblico è una di quelle. Auguri vivissimi alle ragazze coinvolte ed ai loro familiari. Un ulteriore augurio agli automobilisti che giornalmente “battono” quel tracciato, come molti altri in condizioni pietose simili all’asse viario, che non piova, non tiri vento e che nessun pezzo si stacchi mentre state transitando. Rischiate di dovervi confrontare con una amministrazione sorda anche alle palesi dimostrazione delle loro incapacità.