ENNESIMO INCIDENTE STRADALE SULL’ARTERIA PIU’ PERICOLOSA DI MILAZZO.
Illesi, nonostante il volo, gli occupanti dell’autovettura che oggi, attorno alle 13, è caduta giù (non è la prima) dall’asse viario, subito dopo l’uscita di Parco – Porto. Solo per fortunate coincidenze non c’erano altre autovetture che passavano da viale Gramsci, altrimenti il bilancio sarebbe stato molto grave! Questo è l’asse viario, dove si incontrano pedoni, auto che procedono a passo d’uomo, dove circolano biciclette, dove molti sono autorizzati a correre, a superarsi, a scontrarsi, a sbattere contro i guard rail, spesso non per colpa loro. E dove si rischia anche di morire! Una strada comunale, alla quale abbiamo dedicato ampio spazio su questo nostro TERMINAL e addirittura anche un viaggio a tappe, indicando i punti più pericolosi e ancora oggi causa di incidenti mortali. Una strada che il comune, proprietario, dovrebbe mantenere in perfetta efficienza proprio per evitare che si ripetano sinistri come quello appena verificatosi e che solo per puro miracolo non ha avuto le sue vittime. Una strada che necessita di continua manutenzione e invece è completamente abbandonata: nessun controllo dei limiti di velocità (l’autovelox installato alla fine, procedendo verso Milazzo, non funziona da anni), erbe e canne che crescono spontanee e occupano la sede stradale costituendo l’aspetto degradante di un’arteria realizzata per consentire il collegamento rapido fra il centro città, il casello autostradale e la Piana, o meglio i terreni agricoli confinanti diventati appetibili solo a seguito di scelte politiche che ne avevano fatto lievitare i prezzi, mancante di segnaletica orizzontale e verticale, e con luci inesistenti: colpa di chi ruba il rame (è strano che nessuno si accorga di chi indisturbato compie questi gesti asportando chilometri di cavi elettrici. Avete letto bene: non alcuni metri, proprio CHILOMETRI!). Vogliamo continuare? L’asfalto è inadeguato, e sicuramente le sostanze oleose volatili provenienti dalle industrie, che si depositano per la pioggia, costituiscono un pericolo che già in passato ha causato parecchi incidenti. Oggi pioveva, domani non lo sappiamo, forse uscirà il sole, e quindi tutto tornerà come prima. Intanto le strade di Milazzo e dei comuni limitrofi sono state riasfaltate, ma solo nel centro cittadino, per salvaguardare l’ambiente! L’asse viario no… rimane sempre lo stesso asfalto, viscido, pericolosissimo, anche se circolano ogni anno milioni di autoveicoli. Non miliardi, come disse Sghimbo: MILIONI! Senza controllo di velocità, ognuno è libero di correre, di superare anche nelle curve pericolose, di affrontarle con il piede sull’acceleratore per guadagnare qualche secondo. Rischiando di ammazzarsi. Magari per i funerali verranno ipocritamente versate lacrime di coccodrillo, e si prometteranno interventi rapidi. E dopo? Niente. Tutto come prima… appuntamento al prossimo incidente!