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ASSESSORE MAISANO, CHE FA? SI DIMETTE?

Damiano MaisanoNULLA DI FATTO NELLA RACCOLTA RIFIUTI, E LA DIFFERENZIATA NON ESISTE. NONOSTANTE LE PROMESSE.

Ospitiamo una nota del Movimento per la Difesa dell’Economia Milazzese.

“Lo scorso 15 ottobre avrebbe dovuto partire su tutto il territorio la raccolta differenziata, per colmare negligenze e lacune che pongono Milazzo fra le ultime città in Italia con un irrisorio 4%. Le promesse di Damiano Maisano, assessore all’Ecologia, all’Ambiente e alla raccolta dei Rifiuti, il cui nome ci ricorda un altro Damiano, quello che pensa di mettere ordine, senza riuscirci, alle pensioni stravolte dalla riforma Fornero, non sono state mantenute. E non riusciamo a capire perchè mai egli si ostini a rimanere al suo posto piuttosto che dimettersi. Probabilmente per lui amministrare una città e ricoprire un ruolo frutto di accordi politici significa garantire solo la raccolta e lo spazzamento delle strade: è già tanto, perchè è proprio questo che volevano i Milazzesi. Niente di più sbagliato, caro Ministro, pardon Assessore Damiano: le bollette salatissime, frutto di viaggi sempre più lontani per scaricare. fin quando ci sarà consentito, tonnellate di spazzatura ci saranno ripresentate anche il prossimo anno. E a poco varranno ricorsi e contestazioni, se Lei non si mette in testa, con il suo staff di esperti, che la città deve ridurre la produzione. Differenziata entro il 15 ottobre aveva detto, ma senza specificare di quale anno! Lo sa che per tutto questo mese aumenteranno a dismisura gli involucri in legno e in cartone? Sa anche chi sono i produttori di certi tipi di rifiuti speciali, vero? Verranno smaltiti, come avviene tuttora, nei soliti cassonetti, o saranno differenziati. E dando per buono che lo siano, dove verranno portati? Ci auguriamo NON IN DISCARICA, per fare PESO e addebitati agli ignari (ma non tanto) cittadini: quelli che non li hanno certamente prodotti! La invitiamo a fare un giro per Milazzo, verifichi cosa si sta facendo per la differenziata. Nulla, Assessore, meno di ZERO! Le facciamo notare che dopo i cassonetti ubicati in via Giorgio Rizzo, i successivi sono a Piazza Roma: una distanza un po’ eccessiva, non le pare? E potremmo continuare ancora per molto, ma non vogliamo confonderla! E i controlli? INESISTENTI! Eppure è facile scoprire chi deposita più volte al giorno rifiuti da recuperare. E con chi, visto che sui Vigili non può contare? Lei fa il politico, caro Assessore, e la cosa non La preoccupa. E forse non preoccupa nemmeno i cittadini, che fingeranno di alzare la voce e protestare solo quando riceveranno la prossima bolletta. Sicuramente con un importo superiore a quella di quest’anno! Qualora non l’avesse ancora capito, caro Assessore, Le consigliamo di dimettersi: per non avere raggiunto il suo obiettivo, che in tanti inseguono una volta ottenuto un Assessorato tanto delicato, come quello dell’Ambiente. Se poi dovesse appurare che qualcuno si sta prendendo gioco di Lei facendole credere che tutto è sotto controllo, non Le servirà come alibi. Anzi, tolga immediatamente le tende, dopo averci tolto dai piedi anche quei mestatori di professione. La città accetterà questo regalo natalizio.”

Commenti

5 commenti

  1. Pensare che un politico, o che si creda tale (senza fare considerazioni personali), si dimetta per non aver mantenuto la parola o un progetto promesso, è fantascienza. Ne ricordo, a memoria, pochi, pochissimi e tutti di epoca e soprattutto caratura diversa. L’assessore Maisano ha veicolato al comune le sue conoscenze e a quanto pare non bastano per fare il lavoro per il quale è incaricato. Non è un male ammettere i propri limiti. Non è un male capire quando l’inadeguatezza è un dato di fatto. Certo l’orgoglio a volta fa brutti effetti, ma noi, poveri fessi, non possiamo tutte le volte fare da sparring partner per il presunto campione di turno. Milazzo, nel suo piccolo, è un banco di prova serio, politicamente non tanto, ma amministrativamente si. Probabilmente l’assessore Maisano non è adatto a quel ruolo, quello di organizzare e coordinare un assessorato tanto impegnativo e in tempi difficili contingenti come questi. Lasci spazio a qualcuno che ne sia in grado che, a ben vedere in città non vedo. Probabilmente la stessa amministrazione si sta mostrando nei suoi limiti. Purtroppo. Non è questione di esperienza (quella si fa sul campo) è altro, si chiama capacità e quella è nel dna politico, la si sente e soprattutto la si vede. Speriamo in meglio, ma dubito, da 50enne inguaribile pessimista

    • paolo visto che ritieni maisano inaffidabile fai dei nomi di persone che potrebbero sostituirlo

      • Matteo purtroppo non ho nomi da proporre; ne avessi avuti li avrei fatti, tranquillamente. Il problema è legato alla tempistica. Dopo sei mesi di amministrazione, per il suo ruolo avrebbe dovuto implementare da tempo la raccolta differenziata, ed invece siamo ancora qui a discutere del più e del meno. Non ce l’ho con Maisano personalmente, ma ritengo che certi onori comportino certi oneri conseguenti. La differenziata doveva essere spinta alla velocità della luce appena insediato, ed invece con il Natale dietro l’angolo e mille problematiche in più che si accumuleranno, stiamo fermi al palo. Saluti

  2. il problema e il futuro di questa citta come tutte le citta italiana a priscindere da dimissioni si o dimissioni no, a luglio chiude la discarica di Motta Santa Anastasia,e nel 2020 chiuderanno tutte le discariche italiane ,e sen non si prendono provvedimenti di fare la differenziata il prossimo anno le bollette lieviteranno del 200×100,si perche’ la spazzatura dovremo mandarla via mare o ferrovia all’estero, e se non è differenziate paghi il trasporto ,e il tonnellaggio, e visto che con la nuova legge di renzi che prima il cittadino pagava solo la spazzatura,e i servizi li pagavano i comuni, ora con questa legge il cittadino deve pagare spazzatura e servizi, so cazzi amari! Ritornando alle dimissioni di Maisano, se la spazzatura avesse avuto il solito costo del passato, a pochi gliene sarebbe fregato di Maisano come nel passato gli assessori precedenti, ma visto che e tutto raddoppiato, ecco il capro espiatorio. Allora pensiamo al futuro senza fare dietrologia. Sono passati circa 170 giorni dal loro insediamento, diamo un anno di tempo, e poi vediamo se qualcuno o tutti devono andare a casa x incompetenza nel loro compito

    • ANTONIO - VERITAS

      Ma sei mesi di tempo non bastano? Diamo un anno? Se vuoi fare un “mestiere”, la passione da sola non basta….. ci vuol altro.

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