Lo zerbino che mettiamo davanti alla porta d’ingresso delle nostra abitazioni vuol dire qualcosa: pulirci i piedi, noi e gli altri, prima di entrare in casa! In tempi lontani, quando le casalinghe, sempre di meno nell’Italia dove tutti cercano lavoro, davano la cera ai pavimenti, dietro la porta di ogni casa, nell’ingresso, si trovavano anche delle pezze in lana sulle quali i componenti della famiglia appoggiavano i piedi e camminavano, per evitare di lasciare impronte in ogni stanza! E se entrava un ospite, lo si faceva accomodare in salotto, senza invitarlo ad utilizzare lo stesso accorgimento; ma fremendo per tutta la durata della visita, e non appena quello si congedava, si era pronti a strofinare vigorosamente con uno spazzolone ed un panno di lana per cancellare le tracce! Oggi no: tutto è cambiato, al punto che a nessuno importa se le strade siano sporche, i marciapiedi siano sporchi, il salotto buono della nostra città ospiti anche i cani lasciati liberi di gironzolare; se i bambini prendano il gelato e lo facciano cadere per terra, come sovente accade; se i cestini portarifiuti siano colmi di spazzatura o se le fioriere ospitino piante secche che nessuno provvede ad annaffiare! Sarebbe ora di dare un taglio, netto e deciso, cambiando mentalità. Anzi, acquisendo una mentalità diversa: come si fa a cambiare qualcosa che non si ha? Acquisirla, quella sì che è la parola giusta, e lavorare tutti assieme per il bene della nostra Milazzo. Vogliamo che il centro storico sia pulito? Cominciamo a mettere un operatore ecologico stabilmente, dalla mattina alla sera. Lo sappiamo che non ce ne sono a sufficienza. Qualche anno fa con la L. 328 il Comune utilizzava, in un progetto riservato all’Area Povertà, delle persone che lavoravano per 20 ore settimanali, in cambio di un sussidio di 4 euro l’ora. Erano persone che spazzavano le strade del centro o davanti al comune, o estirpavano l’erba (ma solo se veniva data la precisa indicazione…). Il Comune al momento non può usufruire dei vantaggi della Legge. Ma in questa città esiste solo il Comune? Che si attivino le associazioni dei commercianti, il Consorzio Turistico, gli albergatori, la stessa Pro Loco, tutte le altre associazioni! Quelle persone percepivano 80 euro a settimana, 320 euro al mese. Purtroppo venivano tutte utilizzate nella stessa fascia oraria, dalle 7 alle 11, lasciando scoperti gli orari pomeridiani, quando il movimento dei pedoni aumenta. Scorgere un operatore che spazza, raccogliendo una semplice cicca o un fazzolettino, dalle 16 alle 20 non è peccato mortale! Gli ottanta euro a settimana, che corrisposti a dieci persone, sarebbero 800 euro in totale, ossia 3200 euro al mese. E’ vero che il comune non può. Al momento. Ma se questa iniziativa l’assumessero Pippo Russo, Carmelo Formica, Pino Ragusi, Maurizio Capone, Giovanni Bono, tutti gli altri responsabili delle associazioni che dovrebbero attivarsi per il turismo e per far decollare l’economia, puntando sulla pulizia della nostra città? Non ci dite che non è compito vostro o che non riuscite, tutti assieme, a raccogliere meno di diecimila euro per garantire tre mesi di lavoro a dieci persone, e tenere pulita costantemente Milazzo, dal porto a Vaccarella e al Borgo… e se l’iniziativa dovesse coinvolgere anche altri negozianti o pubblici esercizi, avere pulita Milazzo, mattina e sera, anche in Via Risorgimento, Col. Magistri, Giorgio Rizzo… Anche alla nuova stazione e a San Papino! Una volta che la città è pulita, ci si impiega meno tempo per mantenerla tale! Noi di TERMINAL nel 2011 abbiamo utilizzato sei persone che, in un mese e mezzo, per tre ore al giorno, hanno dimostrato che con un po’ di buona volontà si può fare. In fin dei conti, per commercianti, albergatori, pubblici esercizi, ma anche per chi ritiene di dare un contributo la cifra da spendere non dovrebbe essere esagerata: dieci euro al mese. Che ripagherebbero in termini di visibilità, di pubblicità, di decoro! E sarebbe un ottimo biglietto da visita per una città che vuole vivere di turismo. Basta solo crederci, e volerlo! Anche pagando dieci euro al mese e dare lavoro a chi non lo ha e meriterebbe, per quel che farà, molto ma molto di più!
(a. a.)