Ci è stato comunicato che un’autovettura di servizio del corpo di polizia municipale con due agenti a bordo si è dotata dello “street control” (un’apparecchiatura tecnologicamente evoluta montata sul tettuccio, grazie alla quale è possibile incrementare il controllo a tappeto del territorio), ha effettuato operazioni di pattugliamento sul lungomare Garibaldi e nelle strade del centro, da Piazza Roma a via Umberto I, e altri punti cittadini.
Secondo i nostri preoccupati informatori, allarmati da questa nuova tecnologia che reprimerà gli abusi, lo “street control” permetterà di fotografare e filmare i mezzi che violano i divieti stradali, accertando qualsiasi trasgressione, inviando la targa e il materiale video e fotografico direttamente all’ufficio verbali mediante l’ausilio di un software, e successivamente la notifica al proprietario del veicolo. A parte il fatto che certi controlli dovrebbero essere preventivamente presegnalati, come ogni cosa, c’è un aspetto che potrebbe giocare a favore dei contravvenzionati: il ricorso eccependo la nullità. Infatti l’uso dello “street control”, utilizzato per rilevare infrazioni di ogni natura, deve essere seguito da una contestazione immediata, ma solo se il trasgressore è a bordo del veicolo o nei pressi dello stesso. Premesso che è difficile accertare che il trasgressore possa trovarsi “nei pressi dello stesso”, centinaia di multe potrebbero essere nulle in base a questo principio. Fatta la legge, trovato l’inganno: in questo caso l’escamotage per non pagare. Peccato! Sarebbe comunque opportuno che gli automobilisti indisciplinati comincino a rivedere i loro comportamenti, evitando di tirare troppo la corda, che potrebbe spezzarsi!
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