SEMMAI… ACQUA E SALE! SUCCESSO DEL CONCERTO TENUTO A MILAZZO PER LA FESTA DEL PATRONO, SEGNO EVIDENTE CHE LA BRAVURA DEI DUE ARTISTI NON TEME CONFRONTI CON LE MODE CHE CAMBIANO…
Due ragazzi, anche se hanno superato i 50 anni, napoletani; che non hanno ceduto alle tentazioni offerte della musica partenopea (siamo ancora lontani da quel Napoli secondo estratto, del 2004), ma hanno puntato su un repertorio originale e di qualità, per fare presa sul grosso pubblico fin dagli anni dell’esordio (ricordo che eravamo nel 1992, quando in radio mettevamo l’album di Mina Sorelle Lumière, e il brano che veniva proposto agli ascoltatori era Neve), e composto canzoni il cui ascolto richiamasse, anche a distanza di anni, gli interpreti o gli autori! Giovanni Donzelli e Vincenzo Leomporro, in arte AUDIO 2, avevano suscitato qualche perplessità quando si era diffusa la notizia della loro presenza per la Festa di Santo Stefano, ma lo stesso si è verificato quando a Lipari si è saputo del concerto di Zarrillo, qualche giorno prima, o in comuni dell’hinterland dell’esibizione di altri cantanti! La solita storia, ormai siamo abituati. Purtroppo i gusti del pubblico sono mutevoli: questo spesso subisce il bombardamento psicologico di nomi nuovi, di personaggi venuti fuori dalle varie competizioni televisive cresciute a dismisura, e si lascia andare a critiche immotivate sulle qualità o attualità del repertorio che dichiara di non gradire! Sarà così anche per gli anni futuri… Ma tutto rientra la sera del concerto, ed ecco allora il lungomare di Milazzo cedere il posto all’entusiasmo di migliaia di persone, centinaia delle quali accalcate sotto il palco a voler quasi toccare i propri beniamini, siano essi Anna Oxa o Mango, Paola Turci o Luca Barbarossa, Don Backy o Fausto Leali, Marcella o Viola Valentino, Maurizio Vandelli o Orietta Berti, e tutti gli altri che si sono esibiti proprio in questa nostra città da mezzo secolo a questa parte, applauditi, osannati, richiamati per il bis, stretti nell’abbraccio della folla quando, alla fine della serata, han dovuto faticare per riguadagnare il camerino!
Nessuno aveva dubbi sulle qualità musicali degli Audio 2, che sono riusciti fin dal primo brano a catalizzare l’attenzione del numeroso pubblico che pian piano convergeva verso il palco allestito davanti alla chiesa quattrocentesca di San Giacomo, sul Lungomare. Una marea di giovani e meno giovani, per i quali la freschezza della musica di Gianni Donzelli ed Enzo Leomporro è stato l’ennesimo regalo per l’entusiasmo e la partecipazione collettiva. E man mano che si procedeva con i motivi, ecco riaffiorare, come per incanto, i ricordi e le emozioni che molti pensavano di avere dimenticato in qualche angolo recondito della memoria e di non avere più la possibilità di far rivivere. E allora ci siamo rivisti tutti più giovani di almeno venti anni, a ricordare l’età spensierata dell’adolescenza, per chi si avvia inconsapevole verso i quarant’anni; o la maturità giunta dopo quell’altra conseguita a scuola, quando la famiglia ed il lavoro erano le nostre maggiori preoccupazioni, per chi di anni ne ha, oggi, sessanta o qualcuno in più! E non abbiamo potuto fare a meno di cantare, a volte anche a squarciagola, tutti assieme, nonostante appartenessimo a generazioni diverse, mentre chi ci stava vicino guardava, non sappiamo se meravigliato per la nostra perfetta conoscenza di parole e musiche, o sconcertato perchè qualche nostra stonatura colpiva al cuore quei brani senza tempo!
Ogni anno ci fa lo stesso effetto: e ad ogni concerto, ad ogni esibizione, chiunque sia l’artista della serata, si ripete lo stesso copione: qualche volta sotto il palco, facendo a gara con gli amplificatori, o lontani ma non troppo, per gustarti le due ore di spettacolo. Fino alla fine, fino alla richiesta del bis, fino all’ulteriore applauso per sollecitare ancora una volta l’uscita sul palco e la riproposizione dell’ultimo brano, sperando che non sia proprio… l’ultimo!
Ci attardiamo, soddisfatti, a commentare il concerto di questi ragazzi, ricordando i richiami alle musicalità di Lucio Battisti: e ci viene da ridere quando ripensiamo a quel loro primo album, del 1993, intitolato semplicemente AUDIO 2, senza foto né ulteriori citazioni, che aveva fatto nascere in molti di noi, in radio dall’alba alla notte, la convinzione che si trattasse di un ulteriore lavoro del cantautore di Poggio Bustone, stranamente ad un solo anno dall’ultimo, quando ormai era una consuetudine per lo stesso Lucio realizzare ellepì a cadenza biennale: 1986 Don Giovanni; 1988 L’apparenza; 1990 La sposa occidentale; 1992 CSAR (Cosa succederà alla ragazza), mentre nel 1994 sarebbe stata la volta dell’ultima fatica, Hegel. E ridiamo, contenti, commentando anche le richieste, le dediche, e tutti quei momenti passati con le cuffie, un microfono, un mixer e due piatti, pronti a dare la parola alla pubblicità e preparare gli altri brani, mentre il telefono squillava e dall’altro lato del filo qualcuno chiedeva Alle venti, o Sì che non sei tu, o “qualche brano a piacere… degli Audio 2”!
Eccoli qui, gli Audio 2. Rigorosamente dal vivo. Con qualche anno in più. Come tutti noi, d’altra parte, ad applaudirli e a ringraziarli per la magnifica serata!