Aspettavamo questo 13 maggio, giorno dedicato alla Madonna di Fatima, nell’anniversario della Sua apparizione ai tre pastorelli, per rinnovare gli auguri di buon compleanno ad un sincero amico che è stato fra coloro che hanno voluto TERMINAL, di cui non perde una sola battuta e continua a seguirci e partecipare alle nostre periodiche riunioni e conviviali che quanto prima riprenderanno dopo la forzata sospensione.
Classe 1936: come Papa Francesco, Pippo Baudo, Silvio Berlusconi: come Tony Dallara, con cui ha voluto gli fosse scattata una foto quando il re degli urlatori venne a Milazzo dieci anni fa, per un concerto di beneficenza! Ma solo perchè aveva scoperto di essere nato il suo stesso anno!
Ciccio è stato colto alla sprovvista quando gli è stato assegnato il PREMIO TERMINAL 2019 per la politica, e ne avevamo parlato lo scorso anno: a 83 anni compiuti non si aspettava un riconoscimento per quanto aveva fatto in anni lontani, ma la serietà con cui aveva affrontato l’incarico voluto da centinaia di elettori che lo vollero al Palazzo Comunale, la stima e la benevolenza di compagni di partito e avversari politici sono le migliori testimonianze per un uomo che non ha mai cercato i compromessi, nè le passerelle nelle manifestazioni e negli eventi, dove è sempre stato puntuale solo se invitato. Ancora oggi Ciccio continua a dispensare consigli e suggerimenti per migliorare la nostra presenza giornalistica sul territorio; e noi siamo fieri di seguire ciò che viene non soltanto dall’esperienza, ma anche dalla serietà e dalla saggezza di un uomo che ci onora della sua impagabile amicizia! In più, Ciccio ci accompagna, instancabile e premuroso, nella nostra “missione” presso la Chiesa di S. Rocco, partecipando attivamente e non facendo mancare il suo supporto. Un uomo come pochi, il nostro Ciccio: e come pochi è rispettato e stimato per essere stato un lavoratore instancabile, un saggio mediatore nelle discussioni politiche, un buon padre di famiglia, un riferimento obiettivo dei fatti che accompagnano la vita di Milazzo e dell’industria, un testimone degli avvenimenti che mi sforzo di narrare sui libri che ci riportano indietro nel tempo e ci riconsegnano una Milazzo tutta di rivivere o da scoprire. Un cuore grande, una innata disponibilità, un signore nel vero senso della parola.
Ho anticipato ieri la telefonata di buon compleanno. Mi ha ripreso: “Vedi che sono domani!”. Sì, è stata la mia pronta risposta, ma ho voluto salutare i tuoi 84 che stanotte ti lasceranno. E via con una lunga, cordiale, affettuosissima discussione, anzitutto per verificare il suo stato di salute. “Non mi lamento… anzi oggi mi sono sentito migghittu“. Proprio così, per farmi capire che le giornate passano fra alti e bassi, e gli anni ci sono. Ci sono e si vedono, aggiungiamo noi… che ormai abbiamo imboccato quel viale lunghissimo fatto di esperienza, di acciacchi, di considerazioni, di critiche, di rimbrotti, di soddisfazioni, di delusioni, di nostalgie… il viale del tramonto, potremmo definirlo prendendo a prestito il titolo del celebre film con Gloria Swanson. Solo che noi, ormai incamminati su questo viale, non abbiamo nulla da rimpiangere, tranne che guardare indietro per vedere come eravamo, e puntare sempre diritti in avanti, per cercare di capire come saremo, giorno dopo giorno… tenendo stretti i nostri affetti, i nostri ricordi, e magari lamentandoci di qualche incidente di percorso o qualche acciacco.
Sperando sempre di sentirci, dopo una condizione di malessere, “migghittu”, come dice Ciccio, e procedere. Instancabili, infaticabili, mai domi.
Auguri, Ciccio, lo sai che ti vogliamo bene e che aspettiamo che finalmente questo marasma passi per essere tutti assieme e festeggiare. Con un brindisi alla vita ed alla nostra voglia di essere vivi e protagonisti!
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