Chi pratica la pallavolo ha sentito parlare vagamente dei vecchi campioni che ha avuto Milazzo: da quelli che costituivano l’ossatura della Pol. Nino Romano, che giocava nel campo all’aperto della vecchia palestra del Liceo Impallomeni, al quale si accedeva da via E. Cosenz e che schierava, sotto la presidenza del prof. Lorenzo D’Ondes, i vari Pippo Maio, i fratelli Farsaci, Crupi, Franco Chillè, Pino Pergolizzi, Marcello Galì, e due alti per antonomasia Mimmo Picciolo e Totò Scolaro. Segue il trasferimento nell’atrio del Carmine, con Franco Salmeri che inizia a far innamorare il pubblico milazzese con le sue schiacciate; e da lì a poco verranno gli anni in cui i nati degli anni 50 formeranno le squadre successive, sempre affidate a Pippo Maio, ma sono i nati del 1957 che daranno un notevole impulso alla diffusione della pallavolo, tra i quali ricordiamo i vari Marcello Formica, Nino Formica, Mariano Soldino, Maurizio Di Bella, Tanino Lazzaro, mentre contemporaneamente andavano crescendo elementi che si chiamavano Peppetto Impellizzieri, Giovanni Sferlazzas, Salvatore Sindoni, Claudio Portelli, e poi Muscianisi, Calderone, Vento, Gitto Matteo… Ci vengono in mente i campionati giocati nel palazzetto di via Tukery, con dirigenti del calibro di Pippo Milioti, Pippo Romagnolo, Giovanni Cocuzza, Nino Catanzaro, Santino Prizzi, Nicola Di Martino, e giocatori che rispondevano al nome di Merrina, Scolaro, Di Bella, Torre, Amato, Anastasi, Gullino, Salmeri e l’inossidabile Pippo Maio, che porta la sua squadra ai massimi vertici del volley.
Nel frattempo da qualche anno aveva raggiunto successi insperati un altro dei lunghi, quell’Antonio SCILIPOTI che oggi compie settant’anni e che rimane nei ricordi di tutti noi fin da quando vestiva la maglia della Paoletti di Catania, campione d’Italia nel 1978. In forza al CUS Catania nel 1974, dal 1975 al 1980 sarà tra i migliori schiacciatori d’Italia. Farà ritorno a Milazzo nel corso del campionato 1983/84, ma si trasferisce per giocare in serie A2 nella squadra di Ugento, in provincia di Lecce, assieme al barese Michele Carelli, al napoletano Salvatore Vivenzio ed al giovanissimo (ha solo 19 anni) Ferdinando De Giorgi. Non vince il campionato, ma arriva la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia (eliminati dalla mitica Panini Modena) e partecipa ai play off promozione, essendo giunto con la sua squadra in classifica finale al 2º posto dopo il Vianello Pescara. Nella stagione 1984-1985 rientra mentre arriva il campione argentino Hugo Conte assieme al tecnico, anch’egli argentino, Prof. Enrique Edelstein. È un’autentica marcia trionfale, un percorso netto verso la serie A1 con tutte le 22 gare vinte (66 set vinti, 13 persi). La squadra partecipa ai play off scudetto ma viene eliminata dai Lupi Santa Croce, e in Coppa Italia arriva alla semifinale contro la solita Panini Modena.
A trent’anni, dalla stagione 1985 e fino al 1989, Antonio Scilipoti rientra in Sicilia, disputando gli ultimi campionati fra Catania e Palermo, sempre ad alti livelli nonostante l’età non più giovanissima.
Ma i nostri ricordi sono legati alla notte magica vissuta contro la formazione di Cuba, nel corso dei Campionati Mondiali del 1978 in cui s’impose la Russia in finale, davanti alla nazionale Italiana.
Fu proprio SCILIPOTI l’artefice della vittoria contro i fortissimi cubani. Alla medaglia d’argento vinta con la Nazionale fece seguito il riconoscimento l’altra medaglia d’argento al valore atletico per il prestigioso secondo posto conquistato in un campionato mondiale. Purtroppo sono cose che i praticanti di oggi qui a Milazzo non conoscono, e non sono le uniche. Noi che abbiamo vivi i ricordi e la carriera, possiamo solo ringraziarlo per averci portato sul tetto del mondo. Ed approfittare di questo 6 gennaio per porgere i migliori auguri di buon compleanno!
Nella foto in alto, la nazionale italiana finalista al campionato mondiale di pallavolo maschile 1978 in Italia. Da sinistra, in piedi: Francesco Dall’Olio, Mauro Di Bernardo, Claudio Di Coste, Marco Negri, Antonio Scilipoti, Massimo Concetti; accosciati: Giovanni Lanfranco, Nello Greco, Alessandro Lazzeroni, Fabio Innocenti, Fabrizio Nassi, Antonio Alessandro.
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