AUGURI E LUNGA VITA AGLI SPOSI! Una delle frasi che si augurava spesso alla coppia che si univa in matrimonio. In tempi molto lontani, augurare una LUNGA VITA voleva dire anche avere la possibilità di stare più a lungo assieme, visto che in passato fra i coniugi si frapponevano circostanze spesso imprevedibili, ed era più il tempo che marito e moglie passavano lontano che quello dedicato a crescere i figli o a trascorrere serenamente le giornate!
Questi due giovani, pur con qualche anno in più rispetto al giorno in cui furono salutati da parenti ed amici con la frase augurale, hanno vissuto una LUNGA VITA coniugale, e probabilmente se ne sono accorti solo loro! Sì, amici lettori: loro tengono il conto degli anni che passano, al punto che lui, Stefano, qualche tempo fa, incontrandomi, si “raccomandò” con me per avere un messaggio augurale in occasione del suo anniversario! Amico da vecchia data, lo rassicurai, raccomandandogli di ricordarmi il giorno, visto che per strada non avevo avuto la possibilità di prendere un appunto, e contavo sulla mia memoria che mai mi ha tradito. Con il passare dei giorni, non ci siamo incontrati, ma non avevo dimenticato quell’impegno. Grazie a Facebook, mi è stato possibile risalire alla data, e preparare per lui e la sua sposa un messaggio augurale che possa riportarlo indietro nel tempo.
Indietro di quanto? Sessant’anni!
Al 1960, quando a Roma si disputavano le Olimpiadi, a Sanremo trionfava ROMANTICA e sulle scene arrivavano personaggi che avrebbero stravolto il mondo della musica leggera: su tutti, Mina e Celentano! Graditissimi ai giovani del tempo, un po’ meno a chi cominciava a preoccuparsi che quelle belle melodie dei tempi passati, dei vari Claudio Villa, Giorgio Consolini, Nilla Pizzi, Achille Togliani sarebbero finite, stritolate da una nuova, assordante musica! Pensarono questo quei due giovani che in un giorno di dicembre convolarono a nozze, in una città che festeggiava il centenario della battaglia di Milazzo e ancora non sapeva che il futuro avrebbe portato una rivoluzione in campo occupazionale, con l’arrivo della Raffineria? Sarebbe bello sentire da loro, da Stefano e da Francesca, i racconti di un passato lontano! Entrambi milazzesi doc, come diremmo oggi, si erano conosciuti così come avveniva per le coppie di un tempo, passeggiando sotto la stretta sorveglianza di un parente, meglio se un fratello più piccolo o di una sorella, attenti a non tardare e a non fare parlare il vicinato! Il matrimonio veniva preceduto da un periodo di “tirocinio”, in cui i genitori di lui fissavano l’appuntamento con i genitori di lei per presentarsi “in famiglia”, garantire delle intenzioni serie del figlio, consegnare l’anello, pegno della promessa, e successivamente fare il giro fra i vari parenti per la doverosa presentazione. E mentre fra i parenti si instaurava una terminologia fatta di “compari” e “comari”, secondo un rituale che oggi si è purtroppo concluso e non trova seguito, la famiglia della promessa sposa cominciava a preparare la dote, e man mano che si avvicinava la data fatidica fissava anche il giorno per “andare a lavare la lana”, una tradizione alla quale non credo che si siano sottratti anche i nostri festeggiati!
Caro amico Marzini, sto andando a braccio, cercando di fare riaffiorare i ricordi di un tempo in effetti assai lontano! Io allora avevo solo dieci anni, e non so se abbia indovinato qualche passaggio. Ma è anche vero che quello che ho detto era una consuetudine, in quegli anni. In ogni caso, so di non sbagliare se affermo che quei due ragazzi di ieri, del 1960, non hanno conosciuto un momento di appannamento nella loro lunga storia d’amore. Fra gioie e dolori, sorrisi e lacrime, fra sogni non realizzati e delusioni, cui si sono alternati momenti di certezze e di felicità, Stefano Marzini e Francesca Cartesio, anche se hanno sessant’anni in più da quel giorno, sembrano sempre quei ragazzi che salutano sorridenti, dal lunotto posteriore dell’auto che li avrebbe portati lontano, assieme, per sempre.
Con tempo sarebbero arrivati Matteo e Nella, giusto coronamento di una promessa fatta davanti a Dio nell’anno delle Olimpiadi di Roma. Per loro, le medaglie più preziose, conquistate grazie al loro eterno amore!
Auguri, amici, che Dio vi benedica e vi dia ancora lunga vita!
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