OCCORRE UN SEVERO GIRO DI VITE, PER GARANTIRE LA SICUREZZA! PRIMA O POI CI SCAPPERA’ ANCHE IL MORTO!
Non vogliamo parlare dell’ennesimo incidente che si è verificato nel primo pomeriggio di ieri alle spalle del Mulino Lo Presti. Vogliamo solo ricordare che nel lontano 1993 un incidente analogo si verificò allo stesso punto, e costò la vita ad un giovane milazzese, Giorgio Picciolo. L’amministrazione del tempo, alla cui guida c’era il prof. Filippo Russo, con Pino Imbesi alla viabilità urbana, volle assumersi appena eletta un chiaro impegno per limitare il numero di sinistri cominciando proprio da quell’incrocio. E studiare concretamente, intervenendo proprio sulla viabilità, la possibilità di ridurre gli incidenti, spesso causa di decessi o di invalidità molto gravi. Sono passati oltre 22 anni da allora, e quanto fatto da chi aveva a cuore la sicurezza dei cittadini, milazzesi e non, sembra essere dimenticato! Non vengono prese contromisure nei confronti di chi circola con il cellulare attaccato all’orecchio e mette a repentaglio la propria vita, oltre che quella degli altri. Non vengono contravvenzionati gli automobilisti che circolano ininterrottamente senza agganciare le cinture di sicurezza, come se la legge non fosse valida in questa nostra povera terra dove si urla contro la mafia ma i comportamenti sono mafiosi e omertosi. Eppure per un comune che non ha risorse economiche, le sanzioni amministrative elevate potrebbero fare affluire nelle casse dell’ente migliaia di euro al giorno! E lo stesso vale per l’uso del casco protettivo! Si tratta solo di intervenire chiedendo i documenti e contestare l’infrazione: e si eviterebbe anche la notifica del verbale, risparmiando sui costi. E’ così difficile chiedere i documenti a chi commette un’infrazione o è più comodo lasciare la multa sul parabrezza, per evitare il contatto diretto? Se pensiamo che in questi mesi sono state migliaia le autovetture che hanno svoltato a sinistra nonostante l’obbligo di andare a destra, e continuano tranquillamente a farlo, e stiamo parlando della via Siro Brigiano, anche in presenza di chi dovrebbe reprimere, allora è facile comprendere che assieme alle infrazioni aumenteranno anche la baldanzosa sicurezza che non accadrà mai nulla, la certezza che in questa città tutto è lecito, e che senza rispetto delle più elementari norme gli incidenti stradali che si sono risolti con lievi danni agli occupanti porteranno anche a piangere delle vittime! Dopo l’auto caduta dal viadotto dell’asse viario sul viale Gramsci, con gli occupanti miracolati il giorno dell’Epifania, non è sempre detto che vada bene a tutti. L’eccesso di velocità porta al ribaltamento dei veicoli, come è avvenuto qualche tempo fa lungo la riviera di Ponente, sulla discesa della via Impallomeni, e ieri dietro il Mulino! Segnali inequivocabili che occorre stringere e cominciare a passare alle vie di fatto! A meno che non si aspetti il morto… Ma di fronte all’incidente mortale qualcuno capirà che non si può giocare con la vita dei cittadini? No stiamo parlando degli automobilisti che non osservano le norme, ma proprio di chi queste norme dovrebbe farle rispettare!