COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO GRANDE PORTO
Prima e dopo che l’ex presidente dell’autorità portuale De Simone lasciasse il suo incarico noi del comitato grande porto avevamo raccomandato per iscritto ed a voce che la nuova gestione segnasse un cambio di rotta radicale nella conduzione delle attività della nuova autorità portuale.
Avevamo chiesto che bisognava smettere di considerare il porto di Milazzo in posizione subalterna a quello di Messina anche perché se l’authority godeva di una finanza florida era perché alimentata nella quasi totalità dei proventi provenienti dal porto di Milazzo. Raccomandavamo di eleggere nel nuovo comitato di gestione un rappresentante milazzese permanente che tutelasse gli interessi del porto mamertino. Il neo presidente ing. Paolo Mega alcuni giorni fa ha fatto pubblicare su un quotidiano locale l’organigramma del nuovo comitato di gestione. Siamo arrivati all’ assurdo. Non esiste fra i vari rappresentanti di categoria (titolari e supplenti) alcun componente milazzese. Il comune di Milazzo che nella precedente gestione sedeva nel consiglio ed aveva diritto di voto, nell’attuale comitato è considerato alla pari dei comuni di Villa S. Giovanni, Pace del Mela, S. Filippo del Mela e Reggio Calabria senza diritto di voto.
Peggio di così!
Siamo passati dalla padella alla brace. A questo punto sarebbe stato meglio l’accorpamento con le autorità portuali della Sicilia orientale od occidentali, oppure uscire dall’autorità portuale di Messina e diventare porto regionale, anche perché il porto di Milazzo dopo vent’anni di autorità portuale di Messina è nelle stesse condizioni in cui si trovava quando era porto regionale.
Non sappiamo se questa situazione sia stata causata dal volere dell’ing. Mega o se è stata imposta dall’alto magari a giustificazione della nascita di una autorità portuale che supporti i problemi dello stretto di Messina. Il porto di Milazzo ha problemi di altro genere che vanno dal dragaggio del porto con una procedura finalmente in condizione agevolata, dalla situazione del molo XX Luglio da parecchi anni non ultimato ed abbandonato al degrado, del collegamento con l’asse viario del porto per uscire dall’isolamento in cui si trova, dalla trasformazione dei molini Lo Presti da fatiscente opificio a porta delle isole, dall’allargamento della parte terminale del molo Marullo per permettere l’attracco delle navi da crociera. Tutte questioni lasciate in sospeso dal presidente dell’autorità portuale De Simone in fase di risoluzione e che se risolti darebbero un impulso al nostro bacino portuale in grado di alleviare i disagi che potrebbero arrecare un ridimensionamento od un’eventuale sciagurata chiusura della Ram.
Cap.Mario Sciotto – Comitato grande porto di Milazzo
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