E’ IL CASO DI RINGRAZIARE, ECCOME! E LE PROMESSE? E GLI IMPEGNI DEI POLITICI CHE CONTANO? TUTTE MENZOGNE, DATE IN PASTO AD UN POPOLO CHE ANCORA CREDE NELLE FAVOLE! IN COMPENSO, CI MANDANO LE NAVI DA CROCIERA GRANDI COME IL “BASILUZZO”… E LA CITTA’ SI DEVE MOBILITARE PER L’ACCOGLIENZA! ECCO QUANTO PUBBLICATO, SENZA PELI SULLA LINGUA, DAL SITO www.ildiariometropolitano.it
E’ bastata una chiacchierata tra “amici” per chiudere definitivamente la storia dolce-amara dell’Autorità Portuale di Milazzo- Messina. Non ci sarà nessuna proroga. Del Rio, colloquiando con Crocetta, è stato categorico. L’autorità di sistema di Gioia Tauro non otterrà proroghe. Alla faccia delle rassicurazioni in senso contrario di alcuni mesi fa dello stesso Del Rio e alle promesse del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio al convegno del Pdr in Sicilia durante il quale Lotti ha dichiarato la certezza della proroga e la sicurezza che, addirittura, il Governo Nazionale avrebbe potuto rivedere il piano delle Autority e prevederne una nuova, quella di Milazzo e Messina appunto. Quanto ci sia da fidarsi di questi uomini di Governo è ormai un fatto concreto. Eppure Milazzo e Messina hanno due Amministrazioni amiche, sia del Governo Regionale che del Governo Nazionale.
Trattandosi di Autorità Portuale, le promesse di Crocetta prima e di Del Rio e Lotti poi, si sono rivelate essere promesse da marinaio. C’è chi in questa “trattativa” avrà ottenuto delle rassicurazioni ma che non riguardavano per nulla la permanenza in vita limita o prolungata dell’Autorità Portuale, molto più probabilmente l’esistenza in vita politica di chi avrebbe dovuto difendere gli interessi del territorio. Tutti bocciati. Tutti da cancellare dallo scenario politico. Da chi si è fatto prendere in giro a chi ci ha preso in giro. Da chi scriveva letterine commoventi a Del Rio a chi strappava applausi a scena aperta per l’impegno assunto di lasciare alla Sicilia tre Autorità Portuali. Come avremmo potuto credere a tali baggianate non è dato sapere. La Sicilia che otteneva qualcosa in cambio di niente. La telefonata con Del Rio la conferma Crocetta, nella giornata di ieri a Messina, e lo fa con la faccia di chi vuole scaricare sugli altri la colpa della mancata autorizzazione. Ma Crocetta non è esente da colpe. Anzi. Gli stessi siciliani che hanno applaudito pochi giorni fa il ragazzo prodigio Renzi venuto ad elargire somme per il Patto per la Sicilia (quando e se arriveranno), oggi fischiano Crocetta e Del Rio e battono i piedi come quei bambini privati di un giocattolo ma che smettono di piangere non appena gli si porge una caramella.
Ecco, ci hanno dato la caramella e ci hanno tolto il giocattolo. I complimenti sono d’obbligo. Ora dipenderemo dalla Calabria e da una Autorità che lascia qualcosa a Messina e nulla a Milazzo. Il risultato ottenuto con dei Governi amici fa rimpiangere i tempi in cui a Palermo e Roma non ci consideravano nemmeno in forma ufficiale. Perché oggi continuano a non considerarci nemmeno ma ci prendono pure per i fondelli.