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AUTOSTRADA ME/PA, REGNA L’ABBANDONO!

galleria1-535x300PERCORSA DA MILIONI DI VEICOLI, NON BRILLA CERTAMENTE PER LE CONDIZIONI DI SICUREZZA E PER I SERVIZI. MA A CHI INTERESSA SE QUALCUNO MUORE?

Lo si dice da anni, tantissimi. E lo si continua a dire e a scrivere anche: l’autostrada che collega Messina a Palermo, o viceversa, indipendentemente dalle tratte percorse, non garantisce la sicurezza degli utenti. Incidenti anche mortali, con rinvio a giudizio dei responsabili dell’arteria. Ma non serve un rinvio a giudizio per restituire la vita a chi l’ha perduta, schiantandosi in galleria non certo per eccesso di velocità, o su un guardrail che non protegge, o ad una confluenza, o in un sorpasso in cui il 95% degli automobilisti non aziona il segnalatore di direzione, la freccia. Autostrada-2-6Le gallerie già scarsamente illuminate si presentano spesso sono al buio: non esiste un’efficiente linea di mezzeria che consenta di percorrerle in sicurezza, mentre i catarifrangenti apposti ai margini, che dovrebbero restituire un po’ di luce e garantire la visibilità, sono luridi e quindi inutili. Indecoroso lo spettacolo offerto dalla vegetazione: il punteruolo rosso, come in altre parti della Sicilia, ha divorato le palme; nessun intervento nei confronti di quelle risparmiate, che stanno seguendo la loro triste sorte; ma ci sono arbusti che crescono spontanei ai due lati della carreggiata, presentandosi come ostacoli a chi effettua un sorpasso (spesso ad une mezzo pesante), e sono riusciti anche a spuntare indisturbati nel tratto che dalla galleria Telegrafo (vergognoso esempio di inefficienza) conduce sul viadotto Ritiro. Soffermarci sulla sporcizia è inutile, ma aggiungere un altro aspetto negativo non serve certamente a far scattare per porre rimedio i responsabili di un’arteria che meriterebbe interventi frequenti, visto che gli utenti pagano, e non poco, per percorrerla e probabilmente soldi in cassa ce ne sono per migliorare le condizioni di sicurezza. Purtroppo ci si abitua a tutto! Ma voglio farvi una domanda: è naturale che l’automobilista, accedendo da qualsiasi casello, debba mettere in contro di percorrere l’autostrada anche a rischio della propria vita? auto-ribaltataPerchè di questo si tratta, amici lettori: quella striscia di asfalto, in molti tratti sconnessa e pericolosissima, quei guardrail che non reggono gli urti, quelle gallerie buie, quei viadotti che ognuno non vede l’ora di superare perchè teme che poggino su pilastri fasulli, quella segnaletica inesistente pretendono anche un sacrificio di vite umane. Se fino ad oggi non si è fatto nulla per migliorare le condizioni di percorribilità e di sicurezza della nostra rete autostradale, VUOL DIRE CHE PER QUALCUNO PERDERE LA VITA RIENTRA NELLA LOGICA DELLE COSE. Se per coloro che non fanno nulla e causano certi incidenti ci fosse la pena di morte, potrei anche condividere! 

N. La Rosa

Commenti

1 Commento

  1. Perché ci si debba sorprendere, mi domando. Milazzo in che condizioni vegeta? L’autostrada in questione è solo una proiezione in scala di come gli amministratori ci trattano e con noi l’ambiente circostante. Strade ridotte una porcheria, piante che muoiono o infestano i percorsi, anche da secche; e paesaggio di contorno all’altezza del primo piatto. Credo che definire l’amministrazione della cosa pubblica, specialmente in Sicilia, un fallimento non sia lesa maestà ma solo pura constatazione dei fatti. Quante differenze trovate tra il percorrere l’autostrada e l’asse vario? Quante differenze di coltivazioni secche o morenti o non curate scoprite nel percorre i tratti in questione? Siamo riusciti a scendere a livelli di disurbanizzazione degne del decimo mondo, votando democraticamente incapaci di operare positivamente e facendo fruttare il ruolo occupato. Non accuso nessuno in particolare,anche perché ne siamo concause con i nostri silenzi e comportamenti “mafiosi”, quotidiani ( cartacce, spazzatura buttata qua e là, e chi più ne ha più ne metta ); come risolvere piuttosto tutto questo? Direi che colpire dal basso la maleducazione sia il minimo sindacale, riappropriarsi del dovere diritto di votare e protestare in maniera costruttiva per tutti, e non perché ci fa comodo. Siamo padroni del nostro destino soleva dire una volta, forse non è completamente così, ma non fare nulla, anzi agevolare questo lassismo, alla fine è peggio che fare e sbagliare. Due turisti incrociati ieri sera alla stazione si sono meravigliosamente spaventati di come lo squallore avesse preso il posto della meraviglia del luogo. Come dargli torto? La stazione è un altro biglietto da visita unto e sporco della città, dell’isola! E noi lo abbiamo subito come cani sempre paurosi di prendere il calcio dal padrone di turno. Che vogliamo fare? Che prospettive ci vogliamo dare, ed ai nostri figli? In attesa del prossimo ,statisticamente probabile , incidente, pensiamoci.

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