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BARCELLONA, collocata la targa a ricordo della tragedia di 51 anni fa.

“E’ con grande soddisfazione che comunico alle famiglie Bonifacio, Cardile, Di Leo, Di Salvo, Fisauli, Pugliatti, Saglimbeni e Santamaria che nella giornata odierna è stata collocata la lapide commemorativa all’inizio della stradella che porta alla galleria ferroviaria di Sant’Antonio. Il mio ringraziamento al Sindaco Materia per aver approvato ed avviato il progetto, all’Assessore Raimondo Antonio e all’Assessore Nino Munafò per aver sostenuto fattivamente l’iniziativa fin dal primo momento. Un mio abbraccio personale a tutti i familiari delle vittime del tragico giorno di 51 anni fa, che ho avuto occasione di conoscere giorno 18 ottobre scorso. Da quest’anno c’è un posto facilmente raggiungibile dove poter rivolgere un ricordo, un pensiero, una preghiera. Chiunque potrà farlo perchè Barcellona Pozzo di Gotto non hai mai dimenticato queste vittime. Il luogo si trova in via Vecchia Statale 113 numero 141. Si tratta della casa del primo soccorritore che aiutò, insieme al fratello, a salvare molte persone: Fortunato Sindoni”.

E’ il comunicato con cui Gaetano Mercadante dà notizia della conclusione di un impegno, preso per ricordare le vittime di quella tragica notte. Una vittoria la sua, contro le lungaggini burocratiche e contro il tempo che scorre impietoso, che, se da una parte riapre una ferita che non si era mai chiusa, restituisce alla memoria i nomi delle vittime di un disastro. Una targa per ricordare ciò che i cittadini di Barcellona, i primi ad accorrere sul luogo della tragedia, in quella galleria dove giacevano corpi senza vita, uomini in attesa di essere estratti dalle lamiere dei vagoni, non avevano mai dimenticato. Il tempo passa e cancella tutto,  ma tu, Gaetano, con il tuo impegno, con il tuo progetto di tenere in vita un ricordo, hai realizzato qualcosa che sembrava impossibile: hai ridato un nome ed un volto a quei nomi, hai scritto una pagina di storia, hai esaltato la generosità dei Barcellonesi. A nome dei miei lettori, te ne sono grato per quel che hai fatto. Te ne sono grato anche a nome di quei ragazzi di ieri che praticavano atletica leggera, e che non hanno mai dimenticato quell’atleta messinese, quel ragazzo con la canottiera verde dell’US PELORO del geometra Tiano, Salvo Santamaria, simbolo di una tragedia che il tempo non riuscirà mai a cancellare. 

 
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