CON UNA DELIBERAZIONE APPROVATA DALLA GIUNTA MUNICIPALE, ANCHE LA CITTA’ DEL LONGANO SI OPPONE ALLE ABERRANTI TEORIE DEL CRIMINOLOGO CESARE LOMBROSO, CHE DISCRIMINARONO IL SUD, RITENUTA TERRA DI DELINQUENTI, E DIEDERO IL VIA ALL’IDEOLOGIA RAZZISTA CHE PROVOCO’ E CONTINUA A PROVOCARE VITTIME INNOCENTI!
Un atto con il quale il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto ha voluto aderire al Comitato tecnico Scientifico NO LOMBROSO. L’invito del Comitato, che si batte da anni per confutare le teorie elaborate nella seconda metà dell’800 dall’antropologo e criminologo Cesare Lombroso (secondo le quali l’UOMO DELINQUENTE sarebbe individuabile dalla pura e semplice misurazione del cranio, in quanto recante in sé i caratteri degenerativi che lo differenzierebbero dall’UOMO NORMALE), è stato accolto dalla Giunta Municipale, e non è stato difficile per l’Amministrazione guidata dal dott. Roberto Materia (nella foto) approvare una deliberazione in cui si confutano le teorie aberranti che hanno portato lo stesso Lombroso ad approfondire i suoi studi sezionando cadaveri “rastrellati” nelle zone del Meridione, a cominciare dagli anni successivi all’Unità d’Italia, spesso con la scusa di lottare il brigantaggio e dando il via a quelle epurazioni che i libri di storia non citano. Il Lombroso ha raccolto crani, scheletri, reperti macabri di vario tipo, tutti depositati ed esposti al Museo di Antropologia criminale di Torino, intitolato proprio a Cesare Lombroso. L’atto deliberativo approvato dalla Giunta Municipale di Barcellona Pozzo di Gotto ritiene che la teoria del Lombroso è priva di qualsiasi fondamento scientifico, ed è stata alla base della formulazione delle tesi razziste che tanti lutti portarono nel corso gli anni successivi; oltre che a screditare il Sud, i cui abitanti erano visti come malfattori e delinquenti per il solo fatto di appartenere ad una ben definita parte dell’Italia. Inoltre con l’approvazione della deliberazione viene sottolineato lo scopo dell’iniziativa del Comitato, ossia la restituzione ai discendenti dei poveri resti mortali dei loro antenati, affinchè ricevano nella loro terra di origine la degna sepoltura. Il tutto, conclude la premessa della delibera, “mirato alla tutela ed al rispetto della dignità umana, oltre che dei diritti universali dell’uomo“. (nella foto, una raccapricciante immagine con le teste dei meridionali in esposizione nelle teche del Museo)
Barcellona Pozzo di Gotto quindi accresce il numero dei comuni Italiani che si uniscono al coro di protesta in nome della dignità umana, rifiutando qualsiasi atteggiamento di discriminazione, razzismo e offesa alla dignità dell’uomo, e diventa, prima nella nostra provincia, testimonial del Comitato Tecnico Scientifico “NO LOMBROSO”. Ci auguriamo, e sarebbe una scelta giusta e dignitosa, che altri comuni della nostra isola aderiscano, e tanti altri ancora del PROFONDO SUD, da troppo tempo oggetto di una discriminazione che mortifica i suoi abitanti.