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RICORDO DI UN GIORNALISTA, DI UN UOMO, DI UN AMICO…
Beppe Alfano… la sua vita fu stroncata quell’8 gennaio del 1993, trent’anni fa, sotto casa sua, a Barcellona. Lo conoscevo dagli anni dell’Università, e abbiamo cominciato a frequentarci più assiduamente quando lo ritrovai a Milazzo, negli studi di Radio Mediterraneo, dove tutti e due trasmettevamo. Mi “prestò” la voce per realizzare la sigla di una mia trasmissione radiofonica, naturalmente sulla storia degli anni 60. A Milazzo gestì anche un pub, in via Nino Ryolo, e proprio allora lo convinsi, per la sua idea politica, a candidarsi nelle liste del MSI DN, alle comunali del 1985. Scomodo fin da allora, Beppe non fu eletto nonostante le rassicurazioni di chi aveva promesso ma non aveva mantenuto. Non conveniva a nessuno eleggere nel partito un uomo che si muoveva al di fuori del partito, libero da schemi e da condizionamenti, che non accettava. 54 voti di altrettante persone libere come lui, che condividevano solo gli ideali ma non le imposizioni.
Beppe Alfano in quegli anni aveva la passione per il giornalismo. Partendo da una tv locale, rivolge la sua attenzione contro uomini d’affari, mafiosi, latitanti, politici e amministratori locali, massoneria, in un crescendo di servizi e di indagini condotte anche a livello personale. La sera dell’8 gennaio del 1993, trent’anni fa, viene ucciso. Ai suoi funerali, celebrati a Barcellona, ci sono tanti politici, moltissimi dei quali della Destra. Tra coloro, in prima fila, Gianfranco Fini, segretario del MSI DN. Ci sono anche tantissimi amici che ancora oggi lo ricordano.
Ciao, Beppe… 
(nella foto, da sinistra, Beppe Alfano, Maurizio Catanzaro, Giovanni Davoli, Michele Alessandro, Nino Pellegrino, Giorgio Almirante. Seminascosto, fra Davoli e Catanzaro, Peppino Orioles. La foto fu scattata all’Alibar a Milazzo, in occasione di un’improvvisa venuta dell’on. Almirante)
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