NATO IL 4 APRILE 1949, IL PATRON DI “PARCO COROLLA” COMPIE 74 ANNI. COME VECCHIO COMPAGNO DI SCUOLA, E’ STATO UNO DEI PROMOTORI DI QUESTO GIORNALE. A LUI VOGLIAMO FARE I NOSTRI AUGURI, COME ASSOCIAZIONE ALUNNI DEL LICEO IMPALLOMENI E COME REDAZIONE DI TERMINAL.
Salvatore Calcagno, al nostro arrivo in IV ginnasio, era in primo Liceo. Era uno degli atleti sui quali il professor Nunzio Nastasi puntava nei campionati Studenteschi. In occasione di una trasferta a Messina, nel 1965, partecipò nella velocità; ma più che il risultato, è rimasto in noi il ricordo sconcertante della disavventura: infatti rientrato negli spogliatoi, non trovò più i pantaloni, e fu costretto a ritornare a casa in… tuta! La cosa ci stupì: mai e poi mai avremmo pensato che in quegli anni, in una competizione fra ragazzi della stessa generazione, tutti studenti anche se di scuole diverse, potesse accadere qualcosa di antipatico!
Gli ricordai l’episodio parecchi anni dopo, e lui non lo aveva mai dimenticato. Per fare una battuta, aggiunsi che lui, per vendetta, nella sua vita grazie alla sua attività di pantaloni ne avrebbe venduti migliaia e migliaia!
Salvatore dopo parecchi anni tornò a Milazzo: anticipando i tempi, rischiando in prima persona ed investendo le sue risorse economiche in un centro commerciale diventato, in pochissimi mesi, polo di attrazione che in tutta la Sicilia ci invidiano. In un punto strategico, all’estrema periferia di Milazzo, proprio all’incrocio con la SS 113 e a due passi dall’Autostrada, ha fornito ai grandi marchi internazionali strutture di prim’ordine in un bacino di quasi mezzo milione di abitanti, ha permesso ai consumatori di acquistare a prezzi molto più bassi e contenuti, ha creato posti di lavoro per la nostra città e per l’hinterland, non ha inquinato l’ambiente, ha richiamato acquirenti anche nelle giornate festive, ha rilanciato l’economia. Qualcuno gli ha attribuito la colpa della crisi del commercio nel centro storico; è semmai vero il contrario, perché Milazzo da decenni vive una situazione di stagnazione, e non si è riusciti ad avere un piano commerciale, per cui il centro storico non riesce ad assolvere alla funzione di attrazione.
E’ anche vero che Milazzo, porto delle Eolie, ha consentito a navi ed aliscafi collegamenti a tutte le ore, privandoci della possibilità di avere turisti anche occasionali, per una notte; non è riuscita a sfruttare in pieno le sue potenzialità legate al porto, facendo perdere oltre un milione di potenziali clienti l’anno; ma avrebbe voluto puntare sul crocierismo senza comunque avere strutture alberghiere per fare entrare Milazzo nei circuiti dei tour operator.
L’economia è penalizzata da altri fattori: Milazzo vive una realtà comune alle altre città d’Italia, come l’invecchiamento della popolazione, cui coincide il calo di esigenze da parte della terza età; l’aumento del numero di immigrati, che periodicamente inviano i proventi del loro lavoro (regolare o in nero) nei paesi di origine; lo sviluppo delle telecomunicazioni e dell’informatica, che intacca mensilmente un reddito familiare quasi sempre costante; la vendita via web, che annualmente fattura miliardi di euro; il proliferare di istituti di credito, specializzati nei prestiti personali, causa di indebitamento; la concorrenza spietata nel settore dei beni di prima necessità, in cui al calo dei prezzi coincide a volte anche la contrazione del personale, impegnato in maniera diversa (la cassiera del supermercato, quando non c’è la fila, sistema la merce negli scaffali, o riporta i carrelli al posto, o lava il pavimento, e così via). Proprio come qualche circo a conduzione familiare, in cui il clown è anche acrobata, domatore e presentatore… E poi, non dimentichiamo che non abbiamo parcheggi, e i pochi esistenti vengono occupati, fin dall’apertura dei negozi, dai proprietari o dai loro dipendenti…
La realtà di Salvatore Calcagno oggi è fatta di cifre: in primo luogo i dipendenti, uomini e donne, che mantengono centinaia di famiglie! Quindi i flussi e le percentuali degli acquirenti del centro commerciale, con la maggioranza che proviene da altri comuni. Probabilmente molti di più di quelli che prima venivano a Milazzo per la passeggiata in auto in Marina, il gelato al bar, le noccioline. Ma molti forse nemmeno venivano. Se prima per i centri commerciali era una moda andare a Catania o a Misterbianco, Salvatore Calcagno ha avuto la geniale idea di lanciare Milazzo come polo di attrazione nel settore del commercio, della ristorazione, degli eventi periodici ospitati nella sua creatura, Parco Corolla.
Per un alunno del Liceo è il massimo: in quella scuola abbiamo studiato latino, greco, filosofia, non certo marketing o materie economiche. Ma giorno dopo giorno siamo anche riusciti a costruire principi alla base del vivere comune, a creare rapporti amichevoli e fraterni, improntati alla solidarietà ed all’altruismo. Nel corso della nostra vita li abbiamo messi in pratica, e per noi ogni giorno trascorso serve ad apprendere, ma anche a trasmettere la nostra esperienza, ad aprirci agli altri, a pensare in grande! Così ha fatto Salvatore Calcagno, e abbiamo voluto essere sinceri con lui, riconoscendogli i sacrifici ed i meriti!
Buon compleanno, Salvatore; da parte della nostra Associazione ALUNNI del LICEO IMPALLOMENI e da parte della redazione di TERMINAL!
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