FINISCE 1 – 0 PER LA FORMAZIONE CATANESE, E LA SCONFITTA ARRIVA SU AUTORETE.
Vittoria “d’autogol” e d’orgoglio per il Giarre, che nell’anticipo del “Regionale” supera di misura il Milazzo grazie ad una beffarda deviazione che condanna i rossoblù alla prima sconfitta in stagione. Dopo un primo tempo travagliato, è quindi gioia per gli etnei, che rimasti in dieci uomini sul finire del primo tempo resistono ad una formazione mamertina che nella ripresa, seppur a trazione anteriore coi cambi operati da mister Giunta, si affievolisce e non sfonda, dovendo fare i conti con una sconfitta subita senza patire granché l’avversario.
La prima conclusione è dei padroni di casa. Al 7’, Nirelli riceve sui 20 metri e spara di poco alto sulla traversa. Due minuti più tardi Cannavò guadagna il primo di due calci d’angolo, grazie ad una bordata senza troppe pretese, ma nel ring dell’area di rigore etnea Raia cade a pochi passi dalla linea di porta e non riesce ad impattare di testa. Il Milazzo si affaccia nuovamente dalle parti di Dovara al 19’: serve un filtrante di D’Arrigo per innescare l’inserimento sul lato corto dell’area di Cannavò, la cui conclusione taglia fuori causa il portiere etneo senza che Rasà, sul secondo palo, possa appoggiare in rete. La risposta del Giarre è affidata a Compagno, che rende necessario il primo intervento di Fagone su punizione da 25 metri, chiamando appunto il portiere a distendersi e parare la conclusione in due tempi. I rossoblù si fanno spesso vivi su calcio d’angolo ed alla mezz’ora sciupa un’ottima occasione Rasà, che di piatto spedisce alto di un soffio il delizioso assist servito da D’Arrigo in area piccola. Il capitano mamertino accende sempre la lampadina in fase avanzata ed è da una sua intuizione che il Milazzo guadagna la superiorità numerica. Al 36’ la verticalizzazione proietta Rasà a fare sportellate con Famà, che sulla lunetta cintura e manda al tappeto l’attaccante ospite. Il sig. Iannello non ha dubbi e sanziona la posizione di ultimo uomo, che vale al difensore il rosso diretto e la via anticipata degli spogliatoi. Sul successivo calcio di punizione, la conclusione ad effetto di D’Arrigo manca la traversa per questione di centimetri, mentre nel recupero ci pensa Dovara a bloccare una sua girata da fuori.
Nella ripresa i ritmi sono ancor più blandi e mister Giunta gioca subito la carta Genovese, che rileva Rasà, prima di spingere tutto in avanti con l’ingresso di Ancione e D’Anna. Il pallino di gioco resta pertanto in mano agli ospiti, sebbene Dovara blocca un forte traversone di Bertino prima di anticipare al tiro Cannavò, sull’assist di Genovese che sguscia in area di rigore. Il Giarre, che anche se a baricentro basso sembra non soffrire l’uomo in meno, si accende su palla inattiva, con Leotta che di testa sfiora la sfera calciata da Patti spendendola di poco a lato. E’ proprio Leotta nei minuti successivi a scuotere gli etnei, vicini ad un clamoroso vantaggio. La difesa milazzese lascia infatti filtrare una ripartenza, con Fagone che toglie le castagne dal fuoco ai suoi parando la conclusione a bruciapelo. L’inerzia della gara è definitivamente cambiata: al 75’ Cannavò spara tra le mani di Dovara, ma a pochi secondi di distanza il Giarre passa. L’occasione è ancora un contropiede, che permette ad Aleo di incunearsi tra due difensori sul limite dell’area. La conclusione bassa del centravanti trova la maldestra deviazione di Balastro, che fa sì che la sfera impenni e si insacchi sotto l’incrocio dei pali, beffando un incredulo Fagone. Dopo un nuovo tiro a botta sicura di Aleo respinto coi pugni dal portiere ospite, il Giarre resta in 9 uomini per l’espulsione rifilata a Dimitrascu, reo di aver spintonato Tricamo a gioco fermo. L’ultima fase è una guerra di nervi e serve a poco l’orgoglio del Milazzo: gli uomini di Fichera possono così festeggiare tre punti poco sperati dopo la prima frazione.
Domenica 9 ottobre il Milazzo riceverà la capolista Sant’Agata al “Marco Salmeri”, mentre il Giarre resterà in casa per affrontare il Rosolini.
Giarre 1-0 Milazzo
Marcatore: 71’ aut. Balastro
Giarre (4-4-2): Dovara; Curcuruto, Famà, Patané, Villani; Monte, Patti, Compagno, Leotta (88′ Napoli); Nirelli (71’ Dumitrascu), Aleo. All. Giancarlo Fichera
A disposizione: Nicotra, Di Benedetto, Vecchio, Di Mauro, Cavallaro.
Milazzo (3-5-2): Fagone; Balastro, Cucinotta, Tricamo; Fleri, Bertino, D’Arrigo (67’ Ancione), Raia, Manzella (73’ D’Anna); Rasà (46’ Genovese), Cannavò. All. Giannicola Giunta
A disposizione: Trovato, Mandanici, Casale, Porcino.
Arbitro: Alfredo Iannello della sezione di Messina. Assistenti: Matteo Cardona ed Antonio Ferlito, entrambi della sezione di Catania.
Note: Ammoniti: Patti, Villani, Monte, Curcuruto (G) Rasà (M). Espulso: Famà (G) al 36’ per fallo da ultimo uomo e Dumitrascu (G) all’88’ per atto di violenza a gioco fermo.
Recupero: 2 pt, 6 st
Calci d’angolo: 0-6
Enzo Cartaregia
Ufficio stampa S.S. Milazzo 1937