CARMELO GENOVESE, DI BARCELLONA: LA PERDITA DI UN AMICO

Ieri si sono svolti i funerali di CARMELO GENOVESE. Lo conoscevo da oltre quarant’anni, e avere appreso casualmente, a Barcellona, della sua dipartita, mi fa pensare al passato. Eravamo entrambi più giovani, e per la sua rassomiglianza gli chiesi, un giorno, se fosse parente di un altro Genovese che era stato mio ccollega di lavoro negli anni della Petrochemical a Reggio Calabria. Mi disse che era suo fratello, e da quel giorno per me anche lui fu trattato allo stesso modo di suo fratello!

Era cordiale, generoso, disponibile. Era una brava persona, e stare vicino a lui, quei pochi minuti, quella volta a settimana, mi bastava perché lo considerassi un vero amico. Gli chiedevo sempre del fratello, e ogni volta affidavo a lui i miei saluti.

Poi le nostre strade si divisero, e non mi fu possibile esternargli tutta la mia amicizia che nel frattempo si era accresciuta. Però è rimasto fra i miei amici di quegli anni passati al mercato settimanale di Milazzo; ed il fatto di averlo conosciuto nei necrologi affissi nella sua Barcellona mi ha riportato indietro nel tempo.

L’ho fissato alcuni istanti mentre ero in macchina. L’ho riconosciuto subito. Aveva il sorriso di allora CARMELO, ed in quella fotografia sembrava che il tempo si fosse fermato. Ho risposto, assorto nei miei pensieri che andavano indietro nel tempo, al suo sorriso. Anche tu – ho pensato – ti eri fatto grande, Carmelo…

L’ho lasciato mentre la macchina procedeva, ripensando al suo sguardo, al suo sorriso, alla nostra amicizia…

Ciao, Carmelo, che Iddio ti accolga tra le Sue braccia misericordiose…

AI TUOI CARI VANNO LE ESPRESSIONI DEL MIO PIU’ SINCERO CORDOGLIO.