UNA RIFLESSIONE SPONTANEA, UNA RISPOSTA DETTAGLIATA, UN RICHIAMO ALLE RESPONSABILITA’. DI CHI SONO QUESTE, IN CASO DI UN SINISTRO?
Signor Direttore, vorrei mi consentisse una risposta alle doglianze del Vigile Urbano che più che arrabbiato, m’è parso addolorato poiché credo che in quelle righe si possa anche leggere “non potete fare di tutta l’erba un fascio”. Come dire questo è l’andazzo ed io mi uniformo ma non voglio stare nel “mazzo”. Questo è il mio personale pensiero.
A proposito di chi deve svolgere un “compito” e di chi deve svolgerne “un altro” mi viene di fare qualche osservazione partendo dal presupposto che non ho il piacere di conoscere quali e come siano suddivisi i compiti, all’interno del Corpo di Polizia Municipale di Milazzo, in ordine alla posa della segnaletica stradale ed in particolare di quella di tipo provvisorio in caso di incidenti. Ovviamente mi sto riferendo alla segnaletica posta in opera sull’Asse Viario, nel punto in cui un’autovettura volò giù dal terrapieno il 6 gennaio scorso.
Ferma la mia premessa, in linea di larga massima, ritengo che il compito del Vigile non possa essere solamente quello di “avvisare il tecnico e la squadra di operai” o quello di ritenere possibile che “se loro non lo fanno per negligenza o per mancanza di materiali (come moltissime volte accade)…..il compito del Vigile finisce perché il suo dovere é di relazionare ed infine informare se è il caso la procura”, per poi sentirsi esonerato da qualsiasi altra incombenza ed a posto con la sua coscienza. A meno che non si tratti di tecnico specialista in codice della strada (vero conoscitore) e di squadra con operai altrettanto specializzati, mi chiedo: queste unità evocate sono veramente autonome (nel senso di sapere scegliere la soluzione giusta) e capaci? – Chi controllerà se questo gruppo di addetti – nella circostanza – ha operato correttamente, con diligenza, con competenza ed ha messo in opera tutti gli accorgimenti per evitare che le autovetture di sconsiderati possano agevolmente superare le “barriere” (!!!), in modo ripetitivo? – E’ garantita la massima sicurezza?
Onestamente, credo proprio di no! Quella deviazione è realizzata proprio all’acqua di rose e non è in alcun modo presegnalata a distanza debita dal punto in cui è imposto il cambio della direzione di marcia. Una freccia con “direzione obbligata” (una sola invece che una sequenza continua fino alla rampa di uscita Parco) ed una decina di birilli di gomma posti a ridosso del punto di deviazione, senza segnaletica di preavviso posizionata alla distanza prevista dal codice, rafforzata anche con la scritta “deviazione” – “uscita obbligatoria”, non sono certo il top. Manca, cioè, l’attuazione del basilare concetto di avvertire per tempo il conducente tale che possa regolare andatura e comportamento in ossequio a ciò che viene segnalato. Va poi aggiunto che birilli e freccia d’obbligo non sono fissati né contrappesati, per cui il vento avrà facile gioco di loro e della prescrizione che si è creduto di predisporre.
Se questo è l’operato di quella squadra di “installatori” alla quale Lei per mandato passa la “palla”, non c’è da stare allegri. In quella strada la velocità è sempre elevatissima…ed è notorio.
Quale che sia il risentimento del Vigile che, a titolo personale può anche avere ragione per la parte che direttamente lo riguarda, ahimè, devo confermarGli tutte le perplessità sopra esternate. Perplessità che aumentano se penso che a Corriolo, imbocco Asse Viario e prima della rotatoria “Corolla”, non c’è il tipico cartello che leggiamo (ma non qui a Milazzo, bensì altrove), “per Milazzo uscita obbligatoria Parco-Ospedale”. Cosa dovuta per consentire a chicchessia di invertire la marcia proprio sulla rotatoria anzi detta e scegliere un diverso percorso, col risultato di decongestionare il punto “critico”. E questo dà lo spunto ad un’altra osservazione: ognuno di Voi è certamente al corrente che le cosiddette “code” devono essere segnalate per evitare tamponamenti; ebbene qui non c’è alcuna indicazione. Ma qualcuno, del Corpo di Polizia, si è posto il problema di mandare sui luoghi una pattuglia a verificare cosa succede ogni giorno o nelle varie ore del giorno? Siete informati che si formano code lunghissime che vanno “governate”? Che la Via Gramsci è diventata un inferno? Non credo, anch’io sono rimasto in coda il primo giorno dopo l’installazione della segnaletica (???) di deviazione, ma non ho visto alcuno di Voi a controllare e “collaudare” ciò che la “squadra a cui Lei ha passato la palla” aveva realizzato. Potrà obiettare che non è compito Suo ed io Le credo, ma di qualcuno questo compito istituzionale sarà pure!!! Insomma, se si dovesse individuare un responsabile della scelta operata sulla ideazione e messa in opera di quella segnaletica, cosa giustissima, ci sarebbe un soggetto ben preciso? O partirebbe il “ping-pong” come sempre?
Purtroppo siamo alle solite che, quando si scende nel dettaglio, le carenze vengono a galla e tutta la buona volontà del Vigile al quale do personalmente fiducia, naufraga già solamente limitandoci a questo evento (lasciando stare la pluralità delle lamentele delle quali leggiamo ogni giorno), che delegittima e mette in cattiva luce l’operato dell’intero corpo di Polizia Municipale che, ad onor del vero, appare come appannato e senza quella grinta specifica che tale Corpo DEVE avere.
Non ci sono scusanti di carenze di risorse o altro; parrebbero pretesti perché il fatto imprescindibile è che la sicurezza di noi tutti dipende dal vostro operato e prescinde dalle necessità interne. Ci sono cose che devono essere fatte costi quel che costi, senza indulgenza alcuna non stancandosi mai di portarle alla giusta attenzione fino a soluzione. E se c’è qualche mela marcia o qualche testa che non funziona oppure, come Lei ha scritto “un collega che forse non ha saputo svolgere bene il suo compito”, questa – quale che sia – va isolata. Tornando alla segnaletica sulla quale Lei ha fornito la Sua versione, ribadisco che una deviazione che comporti la modifica di un flusso viario, va studiata sui luoghi; va progettata da persona competente; va attuata da imprese che operano nel ramo e non da persone improvvisate e va realizzata col codice della strada alla mano e non a fantasia. La fantasia va bene solo per qualche tema in classe; l’inventiva o il “fai da te” in questo campo sono banditi; sulla strada non siamo a scuola; l’ombra dell’infortunio grave, della menomazione perenne; l’ora del dolore di tante madri vogliono ben altre specializzazioni ed un diverso sentimento in ordine alla interpretazione dei ruoli. Non c’è chi primeggia o chi resta indietro (uomini o donne che siano) ma siamo tutti in prima linea a tirare l’acqua al mulino della collettività. E più si è in alto, più bisogna sentirsi responsabili e pronti a sacrificare anche qualche ora di sonno o qualche intervento festivo perché richiesti dal Comandante o dal Sindaco. Tutti in quelle circostanza devono contribuire a risolvere il problema del momento, quale fatto eccezionale, al di là di ogni corrispettivo. A volte una pacca sulla spalla, un grazie ed uno sguardo di compiacimento, valgono più di ogni altra cosa e la consapevolezza di aver fatto il proprio dovere… è impagabile.
Quella squadra, egregio Signore, a parer suo ed obiettivamente, risponde a questi requisiti? A giudicare da quello che vedo e dalle sue esternate perplessità, io dico di no! Lasciamo perdere quali e quanti cartelli abbiano messo e come e dove li abbiano posizionati; ma lasciarli in balia del vento mi pare da incompetenti e per di più incompleti e non rispondenti alle norme, questo proprio NO! Dopo di ciò grazie a tutti.
Questo è il mio personalissimo pensiero sull’argomento