Il 17 maggio scorso il Consiglio Europeo ha deciso di vietare l’accesso mediatico a tre emittenti russe, Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta, in Europa.
L’addebito per il provvedimento: “insidiosa campagna di disinformazione e propaganda”.
Di rimando, Putin, per vendetta, ha sentito il dovere di bloccare 81 emittenti europee ritenute ostili al regime.
Per Tajani, il gesto del capo del Cremlino è ingiustificato, ma chi opera e tratta certi argomenti sa per certo che l’informazione occidentale è pilotata vergognosamente dai governi anti Mosca.
Un esempio su tutti:
La Russia è stata sanzionata, tra i provvedimenti concordati ed attuati dal consiglio NATO e da quello UE, è inclusa l’importazione del gas.
Bene! La nostra situazione energetica è divenuta insostenibile e, per le famiglie a basso reddito, ancora peggio, perché non ritiriamo gas russo ma lo acquistiamo 9 volte in più da partner che lo comprano da Putin a X dollari e ce lo rivendono a 9 per X.
Quando abbiamo ricevuto questa informazione dai nostri media?
Tutto ciò che avviene in Ucraina è dettagliatamente riportato dalle nostre Tv, che sin dall’inizio, sistematicamente, hanno omesso che la causa di quanto accade oggi ha radici storiche profonde 8 anni prima dell’invasione. In Tv nessun ospite che possa narrare quanto avvenne nel 2014 perpetrandosi fino al 2022, con le conseguenze che oggi si patiscono.
Per concludere, nella foto PUBBLICATE, che custodisco con cura, sono narrate UNA VICENDA (no, non è un errore, è voluto). La prima narrazione è quella che Wikipedia riportò all’epoca della strage al palazzo del Sindacato ad Odessa avvenuta nel 20214, la seconda narrazione è quella che sostituì la prima, per dar ragione a USA ed UE.
Chissà chi informa chi …
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