CLASSE 1921. Nata il 27 marzo, quindi oggi, cento anni fa! I conti tornano: sono cento anni. Un’altra nostra concittadina raggiunge questo ambito traguardo, ed ancora una volta TERMINAL si unisce agli auguri dei figli e dei congiunti. E’ la signora VINCENZA SCIOTTO.
E’ la figlia, Angela Italiano, nostra compagna di scuola al Liceo, moglie di Enzo Vento, storico cantante dei Friends (ma lo dico per quelli della mia generazione…) che dalla provincia di Brescia telefonicamente mi informa del traguardo raggiunto dalla sua mamma. Si attarda al telefono non tanto per la solita rimpatriata fra vecchi amici, ma per darmi notizie: una sorta di curriculum vitae che non aggiunge nulla di nuovo a quel che tutti coloro che conoscono la signora già sanno. Una lunga vita vissuta fra gioie e dolori, ma sorretta instancabilmente da una grande fede.
La signora Sciotto, rimasta vedova in giovane età del suo sposo, porta da sola avanti la sua famiglia, cresce i tre figli (oltre ad Angela, ci sono due maschi: Gianni, che ci lascia ancora giovane, e Antonio, oggi commercialista), li vede affermati nel campo del lavoro. Supera le avversità, grazie a quella fede che non l’ha mai abbandonata, e offre agli altri, amici e congiunti, i momenti della sua giornata con una generosità che non ha eguali, e con uno spirito di altruismo. Non si tira indietro davanti a nulla, la signora Sciotto: sa che la figlia è lontana, con Enzo e i suoi figli, ma sa anche che quella è la sua vita: la distanza è colmata dalle telefonate, in attesa del rientro a casa per le festività. E durante le festività, durante il periodo di vacanze, rivive la gioia di stare accanto a lei, come un tempo. A Milazzo c’è Antonio, con moglie e figli: tocca a loro far sentire alla mamma quel calore familiare mai venuto meno. Tocca alla moglie di Gianni, assieme alle due figlie, portare la serenità nella casa di quella signora che ha visto andare via il figlio maggiore…
Oggi per la signora Sciotto è un giorno speciale, i cento anni non si raggiungono con facilità: purtroppo le limitazioni imposte dalla pandemia non consentiranno di allargare il numero degli invitati ad una festa che in altri tempi sarebbe stato giusto organizzare. Ma cosa importa? L’amore della mamma, che non si è mai affievolito, ma che cresce a dismisura e che in una ricorrenza come questa continua a unire e commuovere sarà il protagonista della giornata.
Il 27 marzo diventa un giorno da ricordare, un giorno diverso dagli altri in una famiglia unita da sempre; quella famiglia che oggi vuole solo vivere la felicità, la gioia di stare attorno all’unica vera protagonista, quella mamma speciale, non per il traguardo raggiunto, ma per gli insegnamenti e i valori trasmessi ai figli, nostri compagni di scuola, ai nipoti, ai suoi cari, al prossimo. Nella fede che non l’ha mai abbandonata e che ancora continua a contrassegnare le sue giornate.
Auguri, signora Italiano… un abbraccio virtuale da parte di noi tutti! E lunga vita ancora!
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