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CHI VOLEVA CHIUDERE IL PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE DI MILAZZO?

STRANO CHE NESSUNO ABBIA FATTO NOTARE A CHI HA PRONUNCIATO LA FRASE CHE CERTE DICHIARAZIONI SONO FUORI LUOGO! VEDIAMO COME RISPONDE CITTADINANZATTIVA – TRIBUNALE DEI DIRITTI DEL MALATO – ASSEMBLEA TERRITORIALE DI MILAZZO… 

Abbiamo letto sulla stampa le dichiarazioni di alcuni esponenti politici e del Commissario Straordinario dell’ASP di Messina sull’ospedale di Milazzo nell’ambito di una seduta straordinaria del consiglio comunale sulle disfunzioni e carenze dell’ospedale di Milazzo.

Cittadinanzattiva – TdM ha qualcosa da rimproverare al Commissario Straordinario dell’ASP, come ad esempio di non essersi accorto in passato delle condizioni di alto rischio, in cui stazionavano i malati al Pronto Soccorso per diverse ore. Se fosse venuto a visionare, probabilmente avremmo avuto già una piastra per l’emergenza, di cui si parla da tanto e che ancora non si vede all’orizzonte. Il Commissario straordinario dice che avrebbe chiuso il P.S, ma non sarà necessario chiudere il Pronto Soccorso, gli rispondiamo, perché in passato con un’altra gestione (quella di Francesco Poli e di Nino Torre per intenderci) il P.S. per essere ampliato, fu trasferito temporaneamente in altri locali situati nella parte anteriore che guarda la strada, dove del resto era stato progettato all’inizio.

Cittadinanzattiva -TdM riceve quotidianamente proteste degli utenti che si servono del presidio mamertino, soprattutto per casi di sospetta malasanità e per le lunghe attese nelle prenotazioni. Purtroppo questo Tribunale del malato deve denunciare la mancata restituzione di un locale all’interno del presidio, che avrebbe permesso l’apertura di uno sportello di ascolto per la risoluzione di molte problematiche lamentate dai cittadini e denuncia inoltre l’assenza di interlocuzione dal management ogni qualvolta questo TdM  ha riportato disfunzioni ovvero denunce di cittadini.

In questi giorni CittadinanzattivaTdM si è confrontata con il consigliere comunale Antonio Foti, a cui ha raccomandato di richiedere in aula oltre all’aumento del numero del personale medico e para-medico, anche l’assunzione di personale di riconosciute qualità ed esperienza, tale da creare la differenza con la medicina privata a cui si rivolgono sempre più spesso gli utenti per ottenere prestazioni in tempi rapidi e di indiscussa qualità. Occorre dunqueun “report” delle attività e del “peso” delle prestazioni che si svolgono in questo presidio, se si vuole programmare la sanità su basi solide.

I proclami “una tantum” dei politici in prossimità delle elezioni non ci convincono, anche se l’idea di un nuovo ospedale non è nuova, perché fu avanzata qualche anno fa dal “Comitato per la difesa degli ospedali riuniti di Milazzo e Barcellona”, che vide Cittadinanzattiva fra i promotori.

CittadinanzattivaTdM – Assemblea Territoriale di Milazzo invita i consiglieri comunali ad istituire un tavolo tecnico con le organizzazioni sanitarie che operano nel territorio, con i sindacati, con i rappresentanti dei cittadini, per individuare un progetto valido e competitivo di offerta  sanitaria ai cittadini.

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