NON PASSA GIORNO CHE NON PIANGIAMO UN AMICO CHE SE NE VA… NON E’ ALLARMISMO, MA OCCORRE RIFLETTERE!
ALFONSINA CAPASSO aveva 60 anni. Non c’entra niente l’invecchiamento della popolazione: l’età media alla morte è scesa vertiginosamente toccando i valori di mezzo secolo addietro. Non è possibile! C’è qualcosa che non va in questa città: non è quella che sognavamo. Fare gli stessi discorsi, ogni volta che qualche amico va via per sempre, ci riempie di rabbia. Ci siamo ritrovati a piangere giovani (perché di giovani dobbiamo parlare) e ancora non è finita! Il tributo da pagare è sempre maggiore. Sarcasticamente, ma non c’è nulla da ridere, mi vengono in mente certi esattori che pretendevano sempre di più dal popolo, che doveva sopportare angherie e soprusi.
Milazzo si sta riempiendo di manifesti a lutto: necrologi che ricordano un anniversario, una ricorrenza triste, o semplicemente tanti amici che se ne vanno per sempre. Ma i morti, le foto, le lacrime dei parenti sembrano vane… Nessuno può fermare questa rincorsa all’ultima dimora.
ALFONSINA CAPASSO era una donna piena di vita e di sogni: sapere che è andata via perché non c’era più nulla da fare mi riempie di tristezza. Non ce l’ha fatta, e noi qui ad accettare questo esito con rassegnazione. Come se vivere a Milazzo significhi confrontarci con le malattie tumorali: un confronto impietoso se è vero che molti primari di ospedali di altre città o di altre regioni non fanno una piega quando si intraprende il viaggio della speranza e ci ciedono la zona di provenienza… Leggere nei manifesti listati a lutto che le mamme, inconsolabili, piangono per i figli andati via per sempre, ci fa pensare al dolore di quelle povere donne; per loro non rimane che prendere atto delle improvvise partenze, ed a nulla serve una parola di conforto… Rimarranno madri inconsolabili!
Morire nel fiore degli anni lo trovo ingiusto. Se poi è causato anche da fattori esterni ambientali e di inquinamento, lo trovo da codice penale. E coloro che difendono la causa, anche inconsapevolmente (perché l’ignoranza è poco ammissibile di questi tempi), è da complici. Gli amici piano piano vanno via, volti che sei abituato ad incontrare, anche una volta ogni tanto, spariscono dal tuo vivere in città e la stessa Milazzo cambia. Pensi di essere in un piccolo paradiso ed invece per molti è un grande inferno. Dovremmo tutti passare dalle forche caudine delle malattie ambientali per renderci conto in quale baratro rischiamo di cadere? Oppure possiamo aprirci mentalmente e pensare che esista una via diversa per potersi godere una vita altrimenti breve? Credo che fame e salute debbano camminare di pari passo….per molti la prima ha un valore superiore, anche a discapito di tutti gli altri.
Da piccoli definivamo questo atteggiamento egoistico, da adulti lascio libertà di definirla come meglio crediamo, ma sempre negativamente! Una cosa, al di là di questi ragionamenti, è certa: ALFONSINA CAPASSO non c’è più. E’ triste salutarla ed affidarla al Signore. E’ triste salutarla a pochi giorni dalla Pasqua.
ALLA MAMMA, AI FIGLI E A TUTTI I CONGIUNTI DI ALFONSINA CAPASSO PORGIAMO LE NOSTRE PIÙ SINCERE CONDOGLIANZE.
I FUNERALI DI ALFONSINA CAPASSO SARANNO CELEBRATI NELLA GIORNATA DI LUNEDÌ 14 APRILE ALLE ORE 15 NELLA CHIESA DEL SACRO CUORE.
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