E’ IL TERZO ADDIO, OGGI, DOMENICA DELLE PALME. NON POSSIAMO ESIMERCI DAL RICORDARE LA MAMMA DEI NOSTRI AMICI E COMPAGNI DI SCUOLA…
“Non c’è immagine più bella che oggi possa salutarti…
Vola nonnina..vai…più in alto che puoi..qualunque cosa ci sia aldilà di questa terra tu l’hai già raggiunta…
Bella come questo raggio di sole che dietro una nuvola compare…
“Vola colomba bianca vola” la cantavi sempre e oggi in questa giornata l hai scelta come compagna di viaggio…tu donna di pace donna di un tempo dignitosa discreta e silenziosa…
Buon viaggio nonnina!
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Ps: Grazie per avermi reso la donna la madre la moglie che oggi sono…”
Queste le parole scritte su facebook da Rossella Tricamo, nipote della signora Pina Laudani. Le parole affettuose che una nipote rivolge alla nonna, partita per l’ultima volta, lasciando ad una settimana dalla Santa Pasqua il marito, il caro Maestro Giovannino Russo, i figli Mimma, Filippo, Mariuccia, i nipoti che la ricordano con affetto… Sempre da Facebook, sulla pagina dell’altra nipote, Giusi, abbiamo tratto il commosso saluto che questa ha voluto dare ad una donna diventata improvvisamente fragile, negli ultimi anni…
“…te l’avevo promesso che ti avrei inzuppata di colonia…lo so è inusuale ma sono una monella bizzarra e voglio che tutti ti salutino con addosso il profumo di tutta una vita.
Oggi vedo solo uno specchio…una donna bellissima che si guarda e si passa un filo di rossetto e mai una ‘nticchia in disordine.
Com’è che dicevi?
” Cusapi veni acchidunu”
E oggi nonna c’è a fila!
Ciao colombina…”
Cosa aggiungere? Il nostro dolore non può essere simile a quello dei nostri amici e compagni di scuola. Né mai potremo trovare parole di conforto per Mimma, per Filippo, per Mariuccia, ma soprattutto per lui, per il marito che vegliava sulla sua Pina, consapevole delle sue condizioni di salute. Il vecchio Giovanni non aveva perso, a dispetto degli anni, la sua straordinaria vitalità. Sì, è vero: erano i ricordi del passato a prendere il sopravvento sulle cose di ogni giorno, ma questa è la vita! E lui si è goduto la sua cara moglie, con la quale aveva condiviso, oltre agli anni della musica (e lei era anche la cantante del suo complesso), lunghissimi anni di vita coniugale, crescendo i figli, trasmettendo loro i sani principi di una volta, accudendo i nipoti, amando la musica e rendendo tutti protagonisti di quell’estro ed esuberanza, frutti di un carattere aperto, gioviale, schietto, sereno…
Non sarà lo stesso il caro papà, ragazzi… Da domani avrà più bisogno di voi, perchè la casa gli sembrerà improvvisamente vuota… Vivrà di ricordi, probabilmente; come se il tempo per lui si fosse fermato a tanti anni fa… Quegli anni che lui ama ricordare, dai quali non si è mai staccato, e che sono la linfa per dargli quella forza necessaria a non abbattersi, all’improvviso. Ci sarete voi, ragazzi. Ma ci sarà anche la vostra cara mamma, volata in cielo in un giorno di festa, la Domenica delle Palme. Come una colomba, ha scritto Rossella… Con un filo di rossetto, ha aggiunto Giusi. Mai in disordine. Cusapi veni acchidunu… amava dire. No, signora Pina, sono in tanti lassù ad attenderla… E anche domani, lunedì, alle 16.30, al Sacro Cuore, saremo in tanti a stringerci con affetto ai suoi cari… Addio…