FU MEDICO CONDOTTO A BARCELLONA PER LUNGHI ANNI, QUINDI DIVENNE PRIMARIO NEL REPARTO ANALISI CLINICHE PRESSO L’OSPEDALE DI MILAZZO
Se n’è andato in silenzio, dopo lunghi anni di sofferenze. Probabilmente non si sarà reso conto che stava tornando al Padre, che avrebbe ritrovato la moglie, la sorella Concettina, i suoi cari. Non poteva rendersi conto che quelli, vissuti intensamente con il figlio Antonio, erano gli ultimi giorni della sua vita. Antonio lo ha assistito amorevolmente, perchè lui, il dott. FORTUNATO DE PASQUALE, aveva da anni una compagna che lo distruggeva nel corpo e lo divorava nella mente, una malattia subdola e meschina che assale e ruba tutti i ricordi, cancella anni ed anni di vita, priva dei sentimenti e delle emozioni, ed alla fine ottiene il suo scopo. Il dott. DE PASQUALE, come tanti altri della sua età, come tanti altri che in questa città, o in tutte le città del pianeta, aveva una malattia degenerativa incurabile; una malattia che solo a pronunciarla fa paura e compassione al tempo stesso, l’Alzheimer.
Lunghi anni in compagnia come se, da medico, volesse studiarne l’evoluzione, capire i meccanismi, seguirne le fasi. Impossibile anche per lui, che per anni aveva analizzato e fornito diagnosi, cercare di comprendere gli oscuri passaggi di un male che lo aveva scelto come vittima designata. Quanto tempo avrebbe resistito il dott. De Pasquale? Giorni, mesi, anni, ma le sue condizioni sarebbero peggiorate, gradualmente, fino a non fargli riconoscere più i suoi cari, a cancellare i ricordi, antichi e recenti, a ritrovarsi smarrito in un deserto senza riuscire a trovare un punto per orientarsi. Inutile cercare l’orizzonte e vedere il sole sorgere o tramontare, inutile per chi è vittima di questa malattia comprendere ciò che gli altri stanno facendo per lui. Gesti che sono ispirati da tanto amore, dalla tenerezza, dalla compassione. Gesti che permettono a chi sta vicino a chi si spegne giorno dopo giorno di rafforzare quel legame che vorrebbe essere un’ancora di salvezza, una corda gettata nel precipizio; e che invece si consuma, si logora, si spezza incapace di sopportare il peso che aumenta, e fatalmente si deve rassegnare.
Il dott. FORTUNATO DE PASQUALE ha vissuto il suo calvario: lungo, doloroso, inumano. Non è il solo: in tanti lo hanno preceduto, moltissimi lo seguiranno. Per ognuno di loro, lo stesso identico percorso, con un finale già scritto: il sonno ristoratore, la liberazione, e al tempo stesso una facile rassegnazione in chi rimane e si rende conto che solo in quel sonno eterno per il padre, la madre, il fratello, l’amico, dopo lunghi anni è arrivata la pace, la serenità.
Ed alla fine si fa pace anche con chi, lassù, è padrone delle nostre vite, ma al momento giusto ci libera di quella croce diventata troppo pesante da sostenere, e ci accoglie nel Suo regno.
Addio, dott. De Pasquale.
Ai suoi figli, Antonio e Filippo, al fratello Turuzzo, ai suoi cari, le espressioni del nostro cordoglio. A lei la nostra riconoscenza per tutto ciò che ha fatto per il prossimo, nella sua vita terrena.
I FUNERALI SARANNO CELEBRATI NELLA GIORNATA DI MARTEDI’ 9 GIUGNO ALLE ORE 15.30, PRESSO IL DUOMO DI MILAZZO.
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