NON HO NASCOSTO LE LACRIME, ALLA NOTIZIA CHE E’ GIUNTA STAMATTINA. E STRINGO FORTE ANTONIO E MARIA PIA…
Amici della migliore età… Iddio l’ha chiamata a sé. E lei si è alzata leggera, avvertendo una strana sensazione, e muovendo i suoi primi passi. Prima timidamente, poi sempre più veloce, fino a correre, irraggiungibile, come per prendere una rincorsa e spiccare un balzo… Ed allora si è librata in volo, sempre più in alto… Lassù sarà libera di correre, sorridere, gridare la sua gioia… Alzando gli occhi la vedrete correre, cari Antonio e Maria Pia… Lo so, è contro ogni legge di natura sopravvivere ai figli, ma non possiamo farci nulla. Chi siamo noi per opporci al disegno divino? Era già scritto, e tutto si è compiuto così come era stato deciso da sempre…
Provate ad immaginare quei nonni che sapevano del suo arrivo… Immaginate la loro felicità. Immaginate come la stringeranno e non vorranno distaccarsi da lei…. E provate anche a sentire le loro voci, che vi rassicurano ancora una volta, come hanno fatto amorevolmente e instancabilmente per tanti anni: “Andate tranquilli, Maria è qui, con noi… come sempre!”
Maria Pia, non riesco a vedere i tasti, stasera. La luce sulla tastiera, forse? O gli occhiali che devo asciugare in continuazione? No, è l’età, Antonio. Ad una certa età la commozione è più forte. Così come la certezza di saperla felice, come lo è sempre stata, perchè voi siete stati due genitori meravigliosi. Come la vostra famiglia. Come Olga ed Ennio… come tutti coloro che l’hanno amata, e oggi amano voi più di quanto non possiate immaginare…
Ho voluto rivedere una poesia che non recitavo da tempo, ma della quale ricordavo anche le strofe finali…
… ti pettinò co’ bei capelli a onda
tua madre… adagio, per non farti male.
Eravamo bambini, amici miei, e non riuscivamo a capire cosa significasse quell’improvvisa partenza… Anche allora la commozione era forte.
Vi abbraccio, amici. E vi prego di avere tanta fede in Dio, che la custodirà in eterno.