Se ne andò il 22 dicembre di trent’anni fa CICCIO SOLDINO, uno dei commercianti storici di via Giacomo Medici. Se ne andò alcuni giorni prima del Natale, nel 1994.
Tanti i ricordi legati a quest’uomo che gestiva un negozio di elettricità nel cuore di Milazzo, ma il primo che mi è tornato in mente leggendo il necrologio è la sua forma di protesta non tanto silenziosa quando, in quell’anno, prese una sedia, la portò al centro della via Medici e si mise a sedere. “Oggi mangio da voi”, disse rivolto ai vigili urbani che dovevano far rispettare la nuova ordinanza che istituiva il mega parcheggio sul lungomare Garibaldi e la chiusura al traffico della via Medici. In effetti non passava più una macchina, e quei tentativi erano le prove generali che con il tempo avrebbero portato verso l’isola pedonale e il divieto di circolazione. Ci mettemmo a ridere per la maniera piuttosto colorita di protestare; ma fino a quel momento CICCIO SOLDINO aveva ascoltato e sopportato in silenzio tutte le innovazioni che non tenevano conto delle legittime richieste dei residenti del luogo. Per lui venivano, prima di ogni cosa, la famiglia ed il lavoro…E noi, cresciuti con i suoi figli, non temiamo di essere smentiti!
CICCIO SOLDINO, di cui il 22 ricorrono i trent’anni della sua salita al cielo, ci fa riaffiorare i ricordi di una Milazzo diversa. Sono i ricordi di una città che respirava il profumo di gelsomini, quando noi eravamo spensierati, come tutti quelli della nostra generazione, con rigidi orari da rispettare, rigide imposizioni, rigida educazione! In compenso non avevamo alcuna preoccupazione: alle estenuanti corse in marina, ai giochi del tempo, alle sgroppate felici dietro una palla di gomma, avvicendavamo qualche giocata ai bigliardini, o le domeniche al cinema, affascinati dalla muscolatura di Steve Reeves o di Mark Forrest, eroi dei film mitologici e trionfatori del bene sul male. Interpretato, quest’ultimo, dal solito tiranno che alla fine subiva una morte violenta fra le urla di approvazione e di esultanza di noi fanciulli.
CICCIO SOLDINO viveva e lavorava onestamente in quella Milazzo che ancora non ci aveva regalato il benessere: intanto noi crescevamo in una città nella quale la vita quotidiana veniva scandita in maniera semplice e per nulla monotona, con pochi riferimenti e tanti sogni. Eppure eravamo alla vigilia di un’improvvisa ventata di benessere, fatto di automobili, di frigoriferi, di lavatrici, di scaldabagni, di televisori, addirittura di comodi appartamenti che ci fecero lasciare le vecchie abitazioni del centro storico, le vecchie amicizie, gli affetti.
I vecchi negozi del centro cambiavano proprietari o cessavano la loro attività. Improvvisamente Milazzo cambiava aspetto anche se SOLDINO restava imperterrito al suo posto, a continuare nella sua attività. Intanto arrivavano nuove richieste al passo con i tempi per una moltitudine di persone che affollavano la città nel fine settimana. Nuovi negozi per soddisfare le nuove esigenze. Nuove abitudini con le quali la città avrebbe dovuto fare i conti, e stare al passo.
Milazzo viveva gli anni del benessere, quelli che i giovani di oggi non hanno vissuto e non possono rimpiangere. Era la Milazzo dei nuovi negozi, delle attività commerciali che dovevano necessariamente reggere il passo con la concorrenza: spesso con il capoluogo, Messina, dove ancora, dopo un viaggio avventuroso sulla 113 parecchi andavano con l’auto, o molti la raggiungevano più comodamente a bordo di un treno che fermava nella vecchia stazione a due passi dal centro!
In quella Milazzo c’era posto per tutti; ma privi di una professionalità, non tutti sarebbero riusciti ad avere un loro spazio! Ed ecco che l’attuale salotto della città, la via Medici, strada di transito per migliaia e migliaia di macchine prive di una meta, specie di domenica, si popolava di commercianti con nuovi e più ambiziosi orizzonti. C’era lo storico e raffinato bar Romagnolo, c’era il rinnovato Bar Cambria con l’hotel Diana; c’erano negozi che segnano una nuova epoca: Regali Catanzaro, Merceria Bertè, Interflora Antonuccio, Tindaro Migliorino, la salumeria Spoto, le gioiellerie Nicosia, Arte e regalo, la profumeria Picciolo, Giuliano Testa corredi e tessuti, Molinari arredamento negozi… E i vari Santo Torre, Pino elettrodomestici, Abbigliamento La Rocca, Tony Scuderi, Pietro Caravello, Calzature La Malfa prima di diventare Luca’s, Vito Rizzo parrucchiere, Pippo Sindoni che subentrava al suocero, il vecchio Munsueddu… ed altri!
Ricordi di altri tempi… una pagina di storia di Milazzo, raccontata per rendere omaggio a lui, a CICCIO SOLDINO, uno dei simboli della crescita economica e commerciale della città, andato via improvvisamente nel 1994.
CICCIO SOLDINO, autore di quella singolare protesta messa in atto proprio alcuni mesi prima di andarsene per sempre.
Se ci fosse stato ancora lui, chissà cosa avrebbe pensato dello stravolgimento operato in via Medici, salotto buono della città….
IL 22 DICEMBRE, PER LA RICORRENZA DEL TRENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI CICCIO SOLDINO, UNA MESSA VERRA’ CELEBRATA ALLE ORE 18 NELLA CHIESA DI SAN PAPINO.
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