UN NOSTRO COLLOQUIO CON FILIPPO LO SCHIAVO (nella foto), PRESIDENTE DELLA SOC. OPERAIA “NATALE PUGLISI”, CHE CI INFORMA DI UN ACCORDO STIPULATO DUE ANNI FA CON LA GIUNTA PINO E RIMASTO TUTTORA INATTUATO. NESSUN LOCULO IN PIU’, E IL TIMORE CHE IL CIMITERO POSSA FINIRE IN MANO AI PRIVATI.
Passato il periodo di commemorazione dei defunti, quando alcune macroscopiche lacune vengono sanate per un breve periodo, tornano d’attualità le molteplici problematiche che affliggono il cimitero di Milazzo. Parliamo dell’assenza di una costante manutenzione, della cronica mancanza di spazi destinati a nuovi seppellimenti etc., questioni troppo spesso sottovalutate o addirittura ignorate da chi amministra la città, nonostante il protrarsi di una situazione che potrebbe generare, a breve, una condizione di emergenza sul piano sanitario e dell’immagine di paese civile. Sebbene sia comprensibile un certo disinteresse della politica (i morti, si sa, non votano), riteniamo compito importante quello di riproporre l’argomento all’opinione pubblica in tutta la sua gravità.
Il livello di inerzia che ha caratterizzato gli ultimi anni è diventato ormai intollerabile. Pertanto, urge intervenire senza ulteriori indugi.
Ci chiediamo come mai siano spesso posti continui ostacoli all’attività delle Società di Mutuo Soccorso, nonostante le cospicue cifre versate al Comune a titolo di concessione delle aree cimiteriali. Ci chiediamo perché l’iter delle concessioni debba durare anni, quando basterebbe un po’ di buon senso per evitare l’insorgere di continui e di non poco conto disagi. Sono alcuni degli Interrogativi nati da una chiacchierata con il Presidente della Società Operaia “Natale Puglisi” che conosce bene situazione per essere a capo del sodalizio da oltre 25 anni.
Filippo Lo Schiavo, uno dei nostri storici collaboratori, presta da lunghissimo tempo la sua opera a titolo gratuito e di volontariato al servizio della “Natale Puglisi”, che conta circa tremila iscritti.
– A Milazzo – ci informa – il 75% circa delle tumulazioni è a carico delle Società di Mutuo Soccorso, enti associativi di diritto privato che operano nell’area cimiteriale senza scopo di lucro. Grazie alla generosa contribuzione dei soci, le Società di Mutuo Soccorso milazzesi, sin dalla fine dell’800, hanno eretto numerose cappelle sociali. Ad oggi sono sei le maggiori Società attive in città, cui si aggiungono alcune piccole confraternite: la Società “Natale Puglisi”, la Società Agricola “Piana di Milazzo”, le Società “Miglioramento”, “Il Progresso”, la Società “Ordine e Lavoro” e la “Luigi Fulci” che raggruppano circa quindicimila soci. Stranamente, però, esse non godono oggi della dovuta attenzione sulla loro meritevole attività, anzi alle volte sono intralciate da intoppi burocratici e da richieste molto onerose per ottenere l’assegnazione di nuovi lotti cimiteriali, dimenticando che esse fanno fronte a circa il 75% delle 300-350 richieste annue di seppellimento nel cimitero comunale, attività che affranca il Comune da notevoli spese che su di esso, altrimenti, graverebbero e che, oltretutto, non sarebbe in grado di affrontare. Un modo spensierato e poco previgente di trattare il problema.
Abbiamo così voluto ricostruire alcune vicende degli ultimi anni relative al rapporto tra Società di Mutuo Soccorso e Amministrazione comunale.
Con delibera di Giunta del 3 aprile 2012 (Amministrazione PINO) il Comune dava inizio alle danze stabilendo l’assurdo innalzamento, da 155 a 450 euro a mq. della concessione di suolo nel cimitero. La delibera si basava su una relazione redatta dal Dipartimento “Lavori Pubblici e Patrimonio” (28 marzo 2012) avente ad oggetto l’“Adeguamento del corrispettivo per la concessione di aree nel cimitero comunale”, e su una delibera consiliare di approvazione del Piano economico-finanziario 2011-2013.
Ancora oggi, si tratta di una cifra beffardamente elevata, se si considera che, sul mercato cittadino, un simile importo non è in genere preteso neanche per l’acquisto di terreni densamente edificabili, in cui si possono erigere, per esempio, edifici di molti piani. Già nel novembre 2009, la Società “Natale Puglisi”, con raccomandata inviata all’Ufficio Servizi Cimiteriali, chiedeva con largo anticipo sul fabbisogno, al Comune di Milazzo di “sondare la possibilità di acquisire la porzione di terreno retrostante l’attuale Cappella Funeraria in uso nella parte alta nord del locale Cimitero, per destinarla alla costruzione di una nuova Cappella ad uso dei propri iscritti”.
Faceva inoltre presente, il suo presidente, che la richiesta era finalizzata ad uno scopo sociale di alto profilo che, se accolta, avrebbe consentito all’Ente locale di risparmiare una notevole quantità di soldi, data l’espressa disponibilità della “Natale Puglisi” ad accollarsi i relativi oneri finanziari riguardanti la sistemazione dei luoghi e gli oneri urbanistici. La risposta dell’Ufficio Tecnico comunale arrivava circa tre anni dopo, il 28 dicembre 2012! Era la solita micragnosa richiesta di documentazione integrativa, necessaria, era scritto, ai fini dell’accoglimento dell’istanza.
Visto che il tempo scorreva, il 24 febbraio 2013 il presidente della Società “Natale Puglisi” inoltrava un’ulteriore raccomandata, questa volta direttamente al sindaco dell’epoca, con una “Richiesta concessione terreni in ambito cimiteriale da parte di Società di Mutuo Soccorso cittadine”. In essa si faceva riferimento alle richieste, questa volta espresse congiuntamente da tutti i presidenti delle Società di Mutuo Soccorso milazzesi, di cui il Lo Schiavo si faceva portavoce. Ancora una volta, si reiterava la richiesta agli amministratori comunali di una concessione di più lotti cimiteriali volta a realizzare circa 3.500 – 4.000 loculi che sarebbero stati costruiti a spese delle Società medesime. In proposito, si proponeva al sindaco di convocare con urgenza una riunione congiunta con tutte le Società richiedenti per definire insieme tutti gli aspetti della richiesta.
Il sindaco Pino accettava e convocava le Società.
A novembre 2013 si svolgevano così due riunioni presso la sede Municipale, durante le quali era illustrata al sindaco l’intesa fra tutte le Società di Mutuo Soccorso sulla ripartizione dei lotti disponibili.
Trascorreva circa un altro anno perché la pratica venisse studiata dall’Ufficio Tecnico, e si arrivava al 15 dicembre 2014.
In quella data, i presidenti delle Società firmavano un accordo con l’Amministrazione Pino che prevedeva la costruzione di sei nuove cappelle sociali in lotti di terreno concessi all’interno del Gran Camposanto su progetto redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale. Era lo stesso, però, che quantificava in 300.000 euro il costo della sistemazione dei luoghi, cifra che il Comune in dissesto non aveva in cassa. Per evitare lo stallo, le Società si offrivano allora di anticipare al Comune tale somma che sarebbe stata detratta poi dagli oneri complessivi di concessione ammontanti 480.000 euro, vista l’urgente necessità di alcune Società, prossime a trovarsi sprovviste di loculi da adibire alla sepoltura dei propri soci. Impegno che il presidente Filippo Lo Schiavo, con una lettera del 4 settembre 2014, aveva anticipato al sindaco Pino, a nome anche delle altre Società, disposte persino ad assumersi in proprio l’onere di progettare ed eseguire le opere necessarie all’urbanizzazione dell’area ceduta in concessione e di eseguire anche le indagini geognostiche ai fini della relazione geologica, da eseguirsi con la supervisione dell’Ufficio Tecnico comunale.
Le Società si impegnavano, inoltre, a corrispondere la residua somma di 180.000 euro in unica soluzione, all’atto della concessione dei lotti cimiteriali. Tale proposta era accolta e si arrivava finalmente all’accordo tra le parti, sottoscritto con il sindaco Pino il 15 dicembre 2014. Secondo quanto pattuito, si sarebbe realizzato un totale di 3.360 nuove celle funerarie in grado di soddisfare il fabbisogno delle Società per un lungo periodo.
Il progetto preliminare dell’Ufficio Tecnico comunale prevedeva la concessione di sei lotti, quattro dei quali idonei alla realizzazione di 704 loculi e gli altri due di 272 loculi, in edifici standardizzati a quattro elevazioni fuori terra. I lotti venivano sorteggiati e assegnati sulla carta. Avrebbe dovuto seguire la sottoscrizione di una convenzione ad hoc con l’Amministrazione. L’accordo diventava, nel Marzo 2015, oggetto di una delibera, che veniva trasmessa all’Ufficio Tecnico affinché questo procedesse a darvi esecuzione.
Con il voto di giugno, però, l’Amministrazione Pino concludeva il suo impegno e si insediava la Giunta Formica. Da quel momento, non si è più parlato di concessioni, tutto è rimasto bloccato.
L’oblio è sceso sulle sorti del Cimitero di Milazzo, su cui, in compenso, pullulano le voci di un affidamento a privati. Siamo certi che questo argomento suscita maggiore interesse. “Che fine faremo?” si domandano sconcertati i legali rappresentanti delle Società di Mutuo Soccorso.
Fino ad oggi, nonostante i ripetuti solleciti nelle idonee sedi, tutto tace. Si aspetta sgomenti che non accada quanto accaduto nei comuni limitrofi, dove centinaia di salme risultano ancora insepolte per la stessa miope conduzione della cosa pubblica.
Stando così le cose,quelli che per qualche sessantennio,abbiamo pagato la quota associativa alle società di mutuo soccorso, dove ci “scaricheranno”? Fossa comune di tipo guerriglia afghana o cremazione di massa,con dispersione nel cemento (tanto polvere di carbonio diventeremo)?Spero di tirare le cuoia il più tardi possibile,augurando a qualcun altro di “passarmi davanti”:magari a qualche furbo traccheggiatore di camposanti.